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Woody Allen rompe il silenzio sul documentario con le accuse di molestie sessuali: “Attacco infarcito di falsità”

"Mi sentii in trappola. Mi diceva cose come: 'andremo a Parigi insieme'. 'Sarai in tutti i miei film'. Poi mi aggredì sessualmente", afferma la figlia Dylan. Woody Allen non ci sta e risponde alle pesanti accuse, ecco cosa ha detto

di F. Q.

Un attacco feroce infarcito di falsità“. Woody Allen e la moglie Soon-Yi hanno liquidato così Allen v. Farrow, il documentario di HBO che ha riacceso i riflettori sulle accuse di molestie sessuali mosse contro il regista dalla figlia adottiva Dylan. La ragazza, appoggiata anche dall’ex compagna di Allen, Mia Farrow, sostiene infatti di esser stata molestata da Woody all’età di 7 anni, nonostante la giustizia abbia assolto il regista stabilendo che il fatto non sussiste.

I documentaristi non hanno alcun interesse nel dire la verità. Hanno passato anni collaborando furtivamente con i Farrow e i loro facilitatori”, hanno dichiarato i due coniugi all’ Hollywood Reporter. Nella prima delle quattro puntate ancora inedite nel nostro Paese, Dylan Farrow ha iniziato a rievocare le famigerate accuse di incesto lanciate negli anni Novanta contro Woody Allen che, all’epoca, era il compagno della madre Mia. I registi Dick e Ziering hanno costruito un quadro secondo il quale il regista aveva cominciato ad adescare Dylan fin da piccolissima: “Non importa quello che pensate di sapere: questa è solo la punta dell’iceberg”, ha affermato lei in età adulta.

“Mi sentii in trappola. Mi diceva cose come: ‘andremo a Parigi insieme’. ‘Sarai in tutti i miei film’. E poi mi aggredì sessualmente. Mi concentrai a guardare i trenini di mio fratello. E poi… si fermò. Aveva finito. E scendemmo di sotto”, ha proseguito evocando quanto sarebbe successo nella soffitta della casa di Mia Farrow nel Connecticut. I due registi della docu-serie hanno sostenuto di non aver mai ricevuto alcuna risposta né da Woody Allen, né da Soon Yi e neanche da Moses, l’altro figlio adottivo, il quale è sempre stato dalla parte del patrigno accusando l’attrice di essere stata una pessima madre.

Il regista newyorkese e la moglie Soon-Yi d’altro canto hanno sostenuto di esser stati contattati meno di due mesi fa e di non aver avuto tempo a sufficienza per elaborare una risposta per poi affermare: “É triste, ma non ci deve sorprendere, che sia stato proprio HBO a mandare in onda il documentario visto che la rete ha accordi di produzione e di affari con Ronan Farrow (l’unico figlio biologico di Woody Allen e Mia Farrow, ndr)”. Il regista 85enne ha poi insistito su un altro aspetto ovvero il fatto che molteplici agenzie abbiano certificato che non c’è stato nessun abuso. Come andrà a finire questa guerra intestina?

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