Scatta il riconoscimento automatico dei bonus sociali di sconto per le bollette di acqua, luce e gas per le famiglie in stato di disagio economico con Isee non superiore a 8.265 euro. Lo ha comunicato comunica l’Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, in una nota dove spiega che, alle oltre 2,6 milioni di famiglie aventi diritto, basterà compilare la Dichiarazione sostitutiva unica dell’Isee per ottenere la riduzione sulla spesa sostenuta per le bollette.
Viene superato così “il vecchio meccanismo di bonus su richiesta, che negli anni aveva di fatto limitato gli sconti solo a un terzo dei potenziali beneficiari”, spiega l’autorità. Solo per il bonus elettrico legato al disagio fisico, cioè la riduzione “per quei soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali salvavita, si dovrà continuare a presentare la richiesta presso i Comuni o i Caf abilitati”.
“Il meccanismo – si legge nel testo – ha validità dal primo gennaio 2021. Ogni bonus durerà 12 mesi a partire dalla data di ammissione alla riduzione”. La data di effettiva erogazione dipende dal tipo di bonus. Nella fase di prima applicazione, le verifiche funzionali all’ammissione alle agevolazioni saranno avviate a luglio.
L’Autorità – la cui deliberazione tiene conto delle osservazioni del Garante per la Privacy – ha definito le modalità di erogazione che dovranno essere applicate dagli operatori per garantire il riconoscimento agli aventi diritto, anche di eventuali quote di bonus 2021 maturate nei mesi precedenti. Il cliente avrà modo di verificare in bolletta l’applicazione del bonus, perché il venditore dovrà “mettere in evidenza tale voce”, spiega Arera. I bonus sociali luce e gas sono applicati, infatti, direttamente in bolletta oppure, nel caso di fornitura centralizzata (condominiale), pagato una volta l’anno, per il bonus idrico, con assegno circolare e, per il bonus gas, con bonifico domiciliato ritirabile agli sportelli di Poste italiane.
Le condizioni per avere diritto ai bonus per disagio economico restano le stesse, cioè appartenere alternativamente a un nucleo familiare con indicatore Isee non superiore a 8.265 euro, con almeno quattro figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore Isee non superiore a 20.000 euro o titolare di Reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza. Inoltre, uno dei componenti del nucleo familiare Isee deve risultare titolare di una fornitura elettrica/gas/idrica per usi domestici attiva (o sospesa per morosità) o usufruire di una fornitura centralizzata gas/idrica attiva e per usi domestici.