Gli Usa estendono l’emergenza nazionale alle prese con una nuova variante nella città di New York e con la California stretta nella morsa di contagi. Ma anche in Europa Sars Cov 2 non dà tregua con Germania, Francia e Spagna che registrano un numero molto alto di contagi pur in presenza di restrizioni. Mentre in Israele, dove la campagna di vaccinazione ha raggiunto oltre la metà della popolazione adulta, ieri ha registrato la prima riapertura di un teatro a Gerusalemme.

Biden: “Covid continua a causare significativi rischi” – “Il Covid 19 continua a causare significativi rischi alla salute pubblica e alla sicurezza del Paese. Per questo l’emergenza nazionale dichiarata il 13 marzo 2020, e iniziata l’1 marzo del 2020, deve continuare a restare in effetto dopo l’1 marzo 2021″ ha dichiarato il presidente degli Usa Joe Biden annunciando il provvedimento. Una decisione che arriva mentre una nuova variante, che ha una mutazione che potrebbe indebolire l’efficacia dei vaccini, si sta diffondendo a New York (che ha in cantiere alcune riaperture agli inizi di marzo). Il Nyt cita due studi, uno di Caltech e uno della Columbia, che descrivono la nuova variante B.1.52. Intanto la California, da settimane sotto pressione, ha superato i 50.000 morti, divenendo il primo stato americano a superare questa soglia. Numeri alti a causa di una variante del virus rintracciata in California durante l’inverno che si sta rapidamente diffondendo e ora rappresenta il 50% delle infezioni in 44 contee. Intanto sono circa 66,5 milioni le dosi di vaccino anti Covid somministrate negli Usa, secondo i dati riportati dal Centers for Disease Control and Prevention. In totale, le dosi somministrate sono al momento 66.464.947, circa il 75% degli 88.669.035 dosi consegnate ai vari centri di vaccinazione. La campagna sta procedendo alla media, calcolata nell’ultima settimana, di circa 1,5 milioni di dosi somministrate ogni giorno. Circa il 14% della popolazione, equivalenti a 45 milioni di persone, hanno al momento ricevuto almeno una dose del vaccino, mentre circa 20,6 milioni di persone, oltre il 6% della popolazione, sono state vaccinate con entrambe le dosi. Buone notizie arrivano però dall’analisi dei dati sulle case di riposo elaborati dal New York Times: i decessi nelle strutture sono crollate dell’80% da quando sono iniziate le vaccinazioni.

In Francia record di contagi, Spagna sfiora la soglia di 250 positivi ogni 100mila abitanti – È salito a 69.125 il numero dei morti in Germania come riferisce il Robert Koch Institute (Rki), l’istituto che monitora l’andamento della pandemia nel Paese, dando notizia di altre 385 vittime nelle ultime 24 ore. Per quanto riguarda i contagi, sono 11.869 quelli diagnosticati in più rispetto a ieri, per un totale di oltre 2,4 milioni dall’inizio dell’emergenza. In Francia ieri sono stati confermati 31.518 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore, ovvero il più alto numero di casi in un solo giorno da metà novembre. Il ministero della Salute francese segnala che è invece diminuito il numero dei decessi nell’ultima giornata, 277 rispetto ai 431 del giorno prima. Dall’inizio della pandemia, sono 3.661.410 i casi positivi registrati in Francia, mentre sono 85.321 le persone che hanno perso la vita per complicanze. Dopo Nizza anche Dunkerque è in lockdown a partire da venerdì. Cittadina affacciata sulla Manica all’estremo nord della Francia, Dunkerque è stata oggetto in questi ultimi giorni di un crescente allarme relativo alla variante inglese del coronavirus che, secondo i dati a disposizione, rappresenta circa il 72% dei casi nella zona.

La Spagna è appena tornata sotto la soglia di rischio estremo per il coronavirus fissata a 250 positivi ogni 100.000 abitanti, ma affronta già la possibilità che si presenti una quarta ondata di contagi secondo i media locali. La preoccupazione inizia a crescere in Catalogna, nel nordest, dove i casi sono in risalita: oggi ne sono stati notificati più di 3.000 in 24 ore. In particolare, c’è timore per l’avanzata delle nuove varianti del virus, soprattutto quella individuata in Regno Unito. La pressione sugli ospedali, d’altro canto, scende leggermente. Le terapie intensive restano però su alti livelli d’occupazione, per cui le autorità sanitarie regionali scartano un rilassamento accelerato delle restrizioni attuali, come il coprifuoco fissato alle 22 e l’apertura di bar e ristoranti permessa solo in certi orari al mattino e all’ora di pranzo. Sul piano nazionale, il premier socialista Pedro Sánchez ha invitato in Parlamento alla “prudenza” per evitare una quarta ondata, in particolare nel periodo della Settimana Santa, molto celebrata in Spagna. Sánchez ha anche ammesso che la fase di riapertura delle attività dopo il primo lockdown, all’inizio dell’estate scorsa, è stata “troppo veloce”. Preoccupa anche la situazione in Ungheria, dove il premier Viktor Orban ha avvertito che le prossime due settimane gli ospedali del Paese saranno sottoposti ad una pressione per il coronavirus mai vista dall’inizio della pandemia. “Ho soltanto cattive notizie – ha esordito il primo ministro – abbiamo davanti le due settimane più difficili dall’inizio della pandemia. Il numero dei contagio sta salendo rapidamente e continuerà ad aumentare a causa delle mutazioni“. L’Ungheria è il primo Paese dell’Ue ad aver approvato il vaccino russo Sputnik e ieri è diventata il primo europeo ad usare anche quello cinese Sinopharm.

A Gerusalemme riapre il primo teatro – Intanto Israele – che è grande come la regione Puglia e meno popolazione della sola Lombardia – ha vaccinato metà della popolazione almeno con una dose. Secondo i dati del ministero della Sanità, le persone immunizzate sono oltre 4 milioni e mezzo 4.507.325 su circa 9 milioni di residenti nel Paese. Quelli che hanno avuto anche la seconda dose sono 3.123.136. Non possono invece essere immunizzati per vari motivi circa 3 milioni di israeliani, inclusi gli under 16 anni e coloro che sono guariti dall’infezione. Ieri il piccolo teatro Khan di Gerusalemme (230 posti) ha aperto la propria sala ad un pubblico composto esclusivamente da vaccinati o da persone guarite dal coronavirus. I 150 spettatori che si sono aggiudicati i biglietti sono giunti con le loro mascherine e sono stati fatti sedere distanziati fra di loro. Per l’occasione è stata scelta la commedia ‘Spirito allegro’ di Noel Coward. Una pièce concepita per scatenare le risate del pubblico: obiettivo non facile in una sala che aveva ampi spazi vuoti. “Da mesi non ci esibivamo” ha detto a Haaretz la attrice Odelia Moreh-Matalon. “È stato fantastico tornare a recitare di fronte ad essere umani in carne ed ossa. Abbiamo avvertito che anche il pubblico era assetato di un contatto con noi”. “Per noi è stato un onore aver riattivato il teatro prima dell’America e di gran parte dell’Europa” ha aggiunto la direttrice Elisheva Mazia.

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