Si ricomincia? Difficile dirlo ma ieri il titolo GameStop ha chiuso la seduta con un rialzo di oltre il 100% e questa mattina l’azione “scalpita” nel premercato. Ancor più significativo il fatto che il rialzo di ieri si sia concentrato negli ultimi 90 minuti di contrattazioni. In gennaio l’azione GameStop, insieme ai titoli Amc e Blackberry, era stato protagonista di una serie di spettacolari rialzi dovuti agli acquisti di legioni di piccoli trader che si coordinavano su piattaforme come reddit o TikTok e poi operavano sul mercato attraverso piattaforme come Robinhood che non prevedono commissioni. Il titolo non è stato scelto a caso. Catena di punti vendita di videogiochi il modello di business di GameStop sembra destinato ad un inesorabile declino. Per questa ragione sul titolo erano state fatte diverse scommesse al ribasso da parte di numerosi fondi speculativi. Per investire al ribasso si vendono le azioni senza possederle. Si prendono in prestito da un soggetto terzo. La scommessa è che quando arriva il momento di restituirle quelle stesse azione si possano ricomprare sul mercato ad un prezzo più basso rispetto a quello a cui sono state vendute.
I guadagni possono essere notevoli ma ancora più devastanti possono essere le perdite se il titolo inizia invece a guadagnare valore. In teoria il prezzo può crescere senza limiti infliggendo perdite ai ribassisti. Per questo quando il titolo si apprezza in modo consistente scatta la corsa a “ricoprirsi”, ovvero a comprare azioni per restituirle prima che il loro valore aumenti ancora. Questa ondata di acquisti però fa sì che il prezzo salga ulteriormente, in un processo che viene chiamato “short squeeze” . In gennaio gli acquisti dei piccoli trader hanno costretto diversi hedge fund a chiudere le loro scommesse al ribasso, portando a casa perdite per miliardi di dollari. Da qui una serie di polemiche che hanno portato persino all’audizione in Congresso di alcuni dei protagonisti della vicenda come alcuni trader che avevano coordinato gli acquisti.