Il neodirettore generale al Welfare Pavesi sostiene che non è vero quanto scritto dal Fatto sulla sospensione delle somministrazioni a personale e pazienti della Rsa Sacra Famiglia di Cesano Boscone. "Tutti gli ospiti sono stati vaccinati, hanno subito un rallentamento le somministrazioni ai disabili gravi". Ma la lettera inviata dalla Direzione sanitaria della Onlus ai dipendenti parla di "sospensione immediata delle dosi". Il testo integrale
In Lombardia “nessun disabile grave è stato lasciato senza vaccinazione”. A dirlo la direzione generale Welfare della Regione, che nel pomeriggio ha voluto smentire quanto scritto oggi dal Fatto circa la sospensione delle somministrazioni dei vaccini a personale e pazienti delle Rsa lombarde. In particolare, per il nuovo dg welfare Giovanni Pavesi – il manager 59enne appena chiamato dall’assessore Letizia Moratti a dirigere la Sanità, nonostante un passato non certo immacolato – non risponderebbe a verità che a rimanere senza dosi sia stata la Rsa “Sacra Famiglia di Cesano Boscone”. Una casa di riposo molto particolare, perché assai cara a Silvio Berlusconi, il quale la scelse per svolgervi il proprio affidamento ai servizi sociali ai tempi della condanna nel 2014. “Tutti gli ospiti della Rsa Sacra Famiglia di Cesano Boscone sono già stati vaccinati”, scrive Pavesi nella nota del Pirellone, “Hanno invece subito un rallentamento, dovuto alla mancanza di vaccini, le somministrazioni degli ospiti della Rsd”. Il Fatto avrebbe mentito, quindi.
Tralasciando il fatto che Rsd è l’acronimo di Residenza sanitaria per disabili (e che quindi gli ospiti di fatto sono persone con difficoltà fisiche), a dimostrare la verità di quanto scritto dal nostro giornale è la lettera inviata dalla Direzione sanitaria della Onlus a tutti i dipendenti il 23 febbraio scorso, che Ilfattoquotidiano.it è in grado di mostrare. Nella missiva si legge: “Con rammarico vi comunichiamo che in data odierna l’Asst Rhodense ci ha informato della sospensione immediata delle dosi di vaccino sia per gli ospiti che per i dipendenti delle sedi di Cesano, Settimo e Inzago. Questa brusca interruzione ci costringe a sospendere già da domani (ieri, ndr) la somministrazione del vaccino ai nostri ospiti e a tutto il personale. Speriamo si possa riprendere il prima possibile la campagna vaccinale”. Firmato: Il Referente covid, Carla Dotti.
Ma perché togliere i vaccini proprio ad una Rsa, cioè a una struttura che raccoglie soggetti fragili e personale tanto esposto al contagio? La causa della sospensione – come raccontato dal Fatto – è una sola: la decisione di Guido Bertolaso di dirottare tutte le dosi verso Brescia e i comuni passati in zona “arancione rinforzato”. Ma, siccome le dosi scarseggiano, se Bertolaso le porta tutti nel Bresciano, a qualcuno dovrà pur toglierle. E la scelta è caduta sulle Rsa. “Tanto la categoria della fase 1 Bis (quella dedicata al vaccino dei sanitari e dei pazienti delle Rsa, ndr) è quasi terminata”, aveva detto. Evidentemente si sbagliava. Tanto che Simone Negri, il sindaco di Cesano Boscone, non l’aveva presa affatto bene: “Le conseguenze sul territorio sono disastrose”, ha tuonato, ricordando i dati della Fondazione Gimbe, secondo cui in regione “abbiamo una percentuale altissima di vaccinati fra il personale non sanitario (pari al 28%) e solo dell’11% per gli ospiti delle Rsa”. Insomma, la storia è quella che abbiamo raccontato. Nonostante le dichiarazioni del dg Pavesi, che come prima uscita ufficiale ha scelto di smentire una notizia vera, verificata e confermata. Speravamo in un esordio migliore.
Ecco il testo integrale della inviata dalla Direzione sanitaria della Onlus a tutti i dipendenti:
“Con rammarico vi comunichiamo che in data odierna l’ASST Rhodense ci ha informato della sospensione immediata delle dosi di vaccino sia per gli ospiti che per i dipendenti delle sedi di Cesano, Settimo e Inzago. Questa brusca interruzione ci costringe a sospendere già da domani la somministrazione del vaccino ai nostri ospiti e a tutto il personale. Speriamo si possa riprendere il prima possibile la campagna vaccinale”. Firmato: Il referente Covid Carla Dotti e l’Unità di crisi. Cesano Boscone, lì 23 febbraio 2021.