Rendimenti dei Btp a 10 anni allo 0,76%. Movimento comune, in diversa misura, ai titoli di Stato di tutti i paesi occidentali. Si teme che le politiche monetarie ultra espansive e i massicci piani di sostegni pubblici all'economia finiscano per innescare un aumento dei prezzi al consumo e quindi ridurre i guadagni reali dell'investimento in bond sovrani
Lo spread prosegue la sua risalita. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund si porta a 102 punti, il rendimento del decennale italiano che raggiunge lo 0,76% in crescita di 10 punti base. In mattinata il Tesoro ha collocato Btp a cinque anni per un ammontare pari a 5 miliardi di euro e con un tasso in rialzo allo 0,11%, quattro punti in più rispetto alla precedente operazione del 28 gennaio scorso. Il fenomeno non è italiano ma generalizzato con discesa dei prezzi (e quindi aumento del rendimento, visto che la cedola è fissa in valore assoluto ma espressa in rapporto al prezzo del titolo) di quasi tutti i titoli sovrani. Il rendimento del Treasury statunitense a dieci anni sale di 8 punti a 1,45%, l’equivalente britannico 7 punti a 0,8%. I tassi salgono anche in Francia (+ 6 punti a 0,13%), in Germania (+ 6 punti a – 0,24%) e Spagna (+ 7 a 0,45%). La differenza di velocità di questa comune corsa al rialzo determina l’ampliamento degli sperad di Francia, Spagna e soprattutto Italia.
A causare le vendite di titoli di Stato è il timore che l’inflazione possa rialzare la testa. Le ultime rilevazioni hanno evidenziato qualche sussulto dei prezzi e i recenti rincari delle materie prime, petrolio e rame in testa, rafforzano questa possibilità. Più le politiche monetarie espansive delle banche centrali si protraggono e più crescono gli stanziamenti pubblici contro la pandemia maggiore è il rischio che l’inflazione venga spinta verso l’alto. Siamo alla vigilia di un nuovo maxi piano da 1.900 miliardi di dollari che la Casa Bianca di Joe Biden si appresta a iniettare nell’economia. Prezzi che salgono significano però che i rendimenti già bassissimi pagati dai titoli di Stato diventano, in termini reali, ancora più risicati. Un conto è incassare 100 euro l’anno con i prezzi fermi, un conto è se nel frattempo i prezzi sono aumentati di 110 euro. C’è anche un lettura positiva di questi movimenti. La ripresa dell’inflazione si verifica solitamente se l’economia ricomincia a crescere, quello che sembrano attendersi in questi giorni gli investitori.