Ancora non ci siamo. Come prevedibile il cda di Atlantia “all’esito di una prima disamina” dell’offerta di Cassa depositi e prestiti-Blackstone-Macquarie di 8 miliardi per l’88% di Autostrade per l’Italia “ha reputato l’offerta inferiore alle attese, fondate su concrete e coincidenti valutazioni di advisor indipendenti, e non coerente, nei termini sia economici che contrattuali proposti, con l’interesse di Atlantia e di tutti gli stakeholders”. In effetti l’offerta non sostanzialmente diversa rispetto a quelle presentate nei mesi scorsi che già erano state rimandate al mittente. Con una differenza importante ossia che questa volta si tratta di un’offerta vincolante per il proponente. Quindi qualcosa di molto più concreto. E infatti Atlantia non chiude del tutto la porta. “Il Cda di Atlantia ha comunque dato mandato al presidente e all’amministratore delegato affinché, con l’ausilio degli advisor incaricati, verifichino la possibilità di introdurre i necessari sostanziali miglioramenti dell’offerta del Consorzio ed ha determinato, quindi, di riconvocarsi per assumere le proprie valutazioni dandone, naturalmente, tempestiva comunicazione al mercato”, aggiunge la nota. Insomma si tratta. Tuttavia l’offerta attuale non sarà valutata dalla prossima assemblea dei soci convocata per fine marzo.
Complessivamente Aspi è stata valutata 9,1 miliardi di euro. Nell’offerta di Cdp sono state inserite anche due clausole per circa 1,5 miliardi di euro a carico di Atlantia, ossia clausole tra manleva: una garanzia fino a 700 milioni, e clausole per contenziosi legali. I soci di Atlantia, oltre ai Benetton che hanno il 30% ci sono Hsbc, Lazard, il fondo sovrano di Singapore e il fondo inglese Tci, ritengono congrua una valutazione del 100% di Aspi di circa 11-12 miliardi di euro. La distanza che separa le parti è di 2-3 miliardi di euro. “Atlantia e Autostrade: oggi ennesima fumata nera, non si può perdere altro tempo. Ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio, oltre 3mila assunzioni e 20 miliardi di investimenti fermi. Il nuovo governo deve accelerare e trovare una soluzione utile al Paese, lasciando da parte pregiudizi ed ideologia: bisogna ripartire con manutenzioni, investimenti e assunzioni”, ha affermato il leader della Lega Matteo Salvini.