Il bollettino del ministero della Salute conferma la preoccupante crescita dei contagi. Da lunedì ad oggi sono stati accertati quasi 100mila nuovi casi: 98.669 in 6 giorni. Oggi il tasso di positività cala al 5,9%, ma è comunque un punto percentuale sopra il valore di 7 giorni fa. I ricoveri in area medica sono 80 in più rispetto a venerdì e ci sono 22 posti letto in più occupati in rianimazione. La Lombardia ancora sopra 4mila casi
I nuovi casi calano rispetto a ieri ma aumentano rispetto a sabato scorso: i dati diffusi dal ministero della Salute confermano che ormai la curva dei contagi è in netta crescita. E aumentano anche ricoveri e pazienti in terapia intensiva. Sono 18.916 i positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, frutto di 323.047 test (molecolari e antigenici) effettuati: dopo la brusca crescita di ieri fino al 6,3%, oggi il tasso di positività è al 5,9%. Un dato comunque altissimo, se si considera che solo 7 giorni fa era un punto percentuale più basso. L’altro allarme arriva dalla situazione negli ospedali: aumentano ancora i ricoveri in area medica, che sono 80 in più rispetto a venerdì. Allo stesso modo ci sono 22 posti letto in più occupati da pazienti Covid in terapia intensiva: nelle ultime 24 ore ci sono stati 163 nuovi ingressi nei reparti di rianimazione. I morti invece sono 280 solo nelle ultime 24 ore, 1.789 da inizio settimana.
Proprio il trend settimanale mostra la “chiara accelerazione” del contagio, per usare le parole dell’ultimo monitoraggio Iss. Sabato scorso i nuovi casi erano 14.931, il tasso di positività al 4,8% e i ricoveri in ospedale calavano di 106 unità. Da lunedì ad oggi sono stati accertati quasi 100mila nuovi casi: 98.669 in 6 giorni. La scorsa settimana nei primi 6 giorni erano stati 73.983, ovvero 24.686 in meno. Gli effetti più dirompenti però riguardano i pazienti che hanno bisogno di cure: da lunedì a sabato ci sono stati più di mille (1.066) nuovi ingressi in terapia intensiva, contro gli 854 di settimana scorsa. Ancora più chiaro il dato dei ricoveri: tra il 15 e il 20 febbraio erano calati di 854 unità, mentre questa settimana sono in aumento. In 6 giorni ci sono stati 568 ricoveri in più in area medica. Il risultato sono 18.372 ricoverati con sintomi e 2.216 pazienti Covid in terapia intensiva, su un totale di 411.966 persone attualmente positive al virus. Anche questo un numero in crescita (+7302) nonostante 11.320 guariti/dimessi nelle ultime 24 ore. I decessi da inizio pandemia salgono a 97.507.
A livello regionale, la Lombardia resta sopra quota 4mila nuovi casi, quindi registra più di un quinto dei positivi nazionali. I nuovi contagi sono 4.191 in tutta la Regione, che ha anche il più alto numero di morti (49) e vede i pazienti in terapia intensiva salire da 416 a 435 in un solo giorno.
La seconda e la terza Regione per numeri di contagi sono entrambe rimaste in zona arancione: l’Emilia-Romagna con 2.542 casi e la Campania con 2.215 positivi. Segue il Lazio, rimasto in area gialla, che fa registrare oggi 1.347 nuovi contagi. Stesso discorso per il Veneto che ne registra 1.285, mentre passerà in zona arancione da lunedì il Piemonte: oggi sono 1.188 i nuovi positivi registrati, ovviamente con meno abitanti e un numero inferiore di tamponi processati. Sopra mille casi anche Toscana (1.126) e Puglia (1.123).
Le Marche, l’altra Regione che da lunedì passerà in arancione, registrano oggi 798 nuovi contagi, oltre 100 in più rispetto a ieri. Numeri altissimi rispetto alle Regioni confinanti come Abruzzo (355 nuovi casi) e Umbria (230), dove grazie alle zone rosse locali la situazione sembra essere in lieve miglioramento. Basilicata e Molise, che da lunedì saranno zona rossa, registrano 120 e 67 nuovi contagi. Numeri sempre preoccupanti in Trentino-Alto Adige: 371 casi in Provincia di Bolzano, 341 in Provincia di Trento.