Zlatan Ibrahimovic attacca, LeBron James risponde. Scontro di fuoco, e a distanza, tra i due campioni. Fulcro della polemica è la politica. Secondo l’attaccante del Milan, il campione dell’Nba sbaglia a parlare di politica, argomento che, specifica, spetta “ai politici”. Immediata la replica del cestista che non rinnega quanto fatto fino ad oggi: “Non starò mai zitto davanti alle ingiustizie”.

La querelle comincia giovedì scorso con un’intervista di Ibrahimovic, che la prossima settimana sarà super ospite sul palco di Sanremo, a Discovery Plus. “Quello che fa lui è fenomenale, però non mi piace quando le persone con qualche tipo di ‘status’ parlano di politica. Fai quello in cui sei bravo. Io gioco a calcio perché sono il migliore nel giocare a calcio. Non faccio politica. Se fossi stato un politico, avrei fatto politica”, ha dichiarato l’asso svedese, ex star dei LA Galaxy, riferendosi proprio a LeBron James.

Dura la risposta del campione statunitense: “Non starò mai zitto davanti alle ingiustizie, così come non mi limiterò a parlare di sport. Mi interesso della mia gente, di ingiustizie sociali, razzismo e problematiche elettorali – ha spiegato la superstar dei Los Angeles Lakers – Io sono parte della comunità. Sono consapevole che la mia voce sia molto potente e che rappresenti tante persone nel mondo, perciò continuerò ad occuparmi di argomenti come il razzismo e l’uguaglianza”. LeBron James poi ha aggiunto: “Non sono proprio la persona da criticare: ho una mente educata e ho fatto i compiti”. Il cestista ha anche sottolineato che proprio Ibrahimovic, svedese di padre bosniaco e madre croata, parlò in passato di questioni extra-sportive mettendo in luce tre anni fa le ingiustizie sociali subite nella sua nativa Svezia, per via anche del suo cognome non tradizionalmente svedese. “Non sono Andersson o Svensson. Se fossi così, credimi, mi difenderebbero anche se rapinassi una banca”, dichiarò anni fa Ibra in quella circostanza. Quindi, ha sottolineato ancora James: “È strano che sia proprio lui a dire queste cose”.

“Predico sulla mia gente parlando di uguaglianza, ingiustizia sociale, razzismo, diritto al voto e assistenza medica, cose che accadono nella nostra comunità”, ha incalzato ancora James con forza. “So cosa sta succedendo, perché ho un gruppo di oltre 300 ragazzi nella mia scuola che stanno attraversando le stessa cose, e hanno bisogno di una voce, e io sono la loro voce – ha continuato – Userò la mia piattaforma per continuare a far luce su tutto ciò che sta succedendo in questo Paese e in tutto il mondo. Non potrei mai limitarmi allo sport, perché capisco quanto sia potente questa piattaforma e la mia voce”. La stella Nba, infatti, finanzia la ‘I Promise School’ ad Akron, in Ohio, una scuola elementare volta a fornire istruzione ai bambini provenienti da situazioni difficili. Il terzo miglior realizzatore nella storia della NBA sostiene anche numerose iniziative che perseguono la giustizia sociale, i diritti di voto e altre cause progressiste.

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