“Il parroco si rifiuta di fare la Comunione a mia figlia”. Succede a Villa Cortese, Comune di 6mila abitanti della provincia di Milano. A parlare è Cristina Marchese, mamma di Sara, una bambina di quasi 10 anni affetta da una disabilità al 100% che spiega anche il motivo per cui il prete ha deciso di negare alla piccola il sacramento: “Don Maurizio Toia, parroco di Villa Cortese, nega alla mia meravigliosa creatura la possibilità di fare la Comunione quest’anno, insieme ai suoi compagni di classe, solo perché non ha seguito il catechismo”.

Questa storia inizia nel 2019: “Due anni fa sono andata a parlare con una delle suore della Parrocchia e le ho spiegato la situazione – racconta Cristina – Sara ha una disabilità totale, dipende completamente da un’altra persona, non parla. Ho fatto quindi presente che non avrebbe potuto seguire il catechismo. Mia figlia va a scuola, dove è ben integrata, ma lì è seguita da una maestra di sostegno e da un’educatrice. Durante le ore di catechismo, invece, non sarebbe stata affiancata da nessuno”. Il tempo passa: le condizioni di salute della bambina peggiorano e nel 2020 arriva il Covid. La famiglia è tutta concentrata sulla piccola Sara: “In quel periodo non ho più avuto tempo di contattare la Parrocchia. Siamo una grande famiglia, molto unita. Oltre a me, mio marito e Sara, ci sono altri tre figli. Francesco, che è quasi maggiorenne, Noemi di 16 anni e Matteo di 5 anni. Oggi Sara, fortunatamente, è stabile, ma non sono stati momenti facili. Negli ultimi due anni le nostre energie sono state rivolte tutte a lei”.

A metà febbraio, a tre mesi dal giorno delle Comunioni, che a Villa Cortese si terranno il 1 maggio, Cristina decide di tornare in parrocchia per avere conferma del fatto che anche sua figlia potrà partecipare alle celebrazioni. “È stata una doccia fredda – spiega la donna – Il parroco mi ha infatti detto che mia figlia non potrà fare la Comunione quest’anno. Mi sono impuntata, ho provato a spiegargli che è importante che Sara riceva il sacramento insieme ai suoi compagni di classe, ma non c’è stato niente da fare, il don non ha voluto sentire ragioni e sostiene che Sara potrà fare la Comunione non prima dell’anno prossimo”.

A lasciare perplessi sono le spiegazioni addotte dal prete, visto che da qui al prossimo anno le condizioni di Sara non saranno cambiate: “Prima mi ha fatto presente che Sara non ha partecipato al catechismo, non capendo che il nostro non è un capriccio, ma un’esigenza seria e giustificata. Poi mi ha detto che non ha mai visto la nostra famiglia in chiesa e che non sa nulla su nostra figlia. Allora gli ho proposto di svolgere alcuni incontri da qui al giorno della cerimonia, in modo tale da conoscerci meglio, ma lui ha rifiutato”. Contattato da Ilfattoquotidiano.it, don Maurizio Toia liquida la faccenda in pochi secondi: “La bambina farà la Comunione quando è giusto farla. Non sono fatti da mettere in piazza questi. Se la signora ha bisogno, venga da me a parlare”.

Cristina, seppur amareggiata, non si arrende: “Se il parroco non farà fare a mia figlia la Comunione quest’anno, assieme ai suoi compagni, andrò da un’altra parte. È un peccato, perché a risentirne sarà soltanto la piccola Sara. Circondata dall’affetto dei suoi compagni di classe si sarebbe sentita al sicuro durante la cerimonia. Ma non insisterò oltre, visti i continui dinieghi di don Maurizio. Cambierò parrocchia”.

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