IL “NUOVO” MOVIMENTO – Vertice di 3 ore a Roma con il garante, lo stato maggiore dei 5 Stelle (da Fico e Patuanelli a Di Maio e Crimi) e l’ex capo del governo che accoglie l’invito a partecipare al rinnovamento che dia al M5s il ruolo di forza trainante su transizione ecologica, etica pubblica, lotta alle disuguaglianze e democrazia diretta. Il fondatore su Twitter: "Una giornata bellissima"
Giuseppe Conte ha accettato l’invito di Beppe Grillo: parteciperà al “progetto rifondativo del Movimento 5 stelle“. Durante le oltre tre ore di vertice dello stato generale M5s, convocato dal fondatore e alla presenza anche dell’ex premier, è stato quindi ufficializzato il ritorno del leader per il quale verrà predisposto un ruolo ad hoc. Che, quasi sicuramente, dovrà prevedere una modifica dello statuto e quindi un voto sulla piattaforma Rousseau. “Bellissima giornata”, si è limitato a scrivere su Twitter il garante, “tutte le cose che non verranno pubblicate sono vere”.
Maggiori dettagli sulla road map sono invece trapelati a metà pomeriggio, tramite fonti vicine all’ex premier. Sarà “una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre più aperta alla società civile, capace di diventare punto centrale di riferimento nell’attuale quadro politico e di avere un ruolo determinante da qui al 2050”, si legge nella nota diffusa dall’agenzia Adnkronos. “Il Movimento sarà la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando però su pilastri insostituibili, quei valori originari che lo hanno sempre contraddistinto: la tutela dell’ambiente, l’importanza dell’etica pubblica e della lotta alla corruzione, il contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, la lotta contro le rendite di posizione e i privilegi, la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso il rafforzamento degli istituti di democrazia diretta”.
Il post di Beppe Grillo – Poco dopo Grillo ha pubblicato un post sul suo Blog che rilancia quello che per lui è la battaglia principale: la transizione ecologica. Su quel tema il fondatore ha imperniato le trattative per la nascita del governo Draghi, intestandosi anche la nascita di un ministero ad hoc. E oggi scrive: “Transizione ecologica vuol dire futuro, non solo per salvare il pianeta, ma per garantire un buon futuro a tutte le persone. Vuol dire ridurre le disuguaglianze e la povertà. Dobbiamo mettere la transizione ecologica all’interno delle politiche della vita quotidiana, perché si tratta davvero di cambiare il modo in cui viviamo, il modo in cui produciamo, viaggiamo e consumiamo. Per questo, tutti dobbiamo fare la nostra parte. Abbiamo le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto. Ora, è arrivato il momento di andare lontano”. Grillo esordisce nel suo post con una citazione: “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”. E, parlando di transizione ecologica, scrive: “Abbiamo le tecnologie, le idee e lo spirito di comunità che ci ha sempre contraddistinto. Ora, è arrivato il momento di andare lontano!”. Ma soprattutto: “È un’opportunità storica quella che abbiamo davanti ai nostri occhi, che possiamo perdere, per mancanza di lucidità ma che possiamo vincere e con la quale disegnare il mondo che abbiamo sempre immaginato per i nostri figli”.
In serata ha parlato anche Luigi Di Maio: “Sono anni che ci danno per morti, sbagliando. Il MoVimento 5 Stelle non solo è vivo, il MoVimento è il presente e scriverà il futuro di questo Paese. Oggi è una giornata molto importante, Giuseppe Conte ha raccolto il nostro invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo e di rilancio dell’azione del M5s”, ha scritto su Facebook. “Abbiamo dimostrato di saper crescere e maturare. Ve lo dico con convinzione: questa è la strada da seguire”, scrive Di Maio dicendosi “certo” che Conte offrirà alla nostra causa un contributo determinante.
Il vertice – Lo stato maggiore del M5s si è riunito in tarda mattinata all’hotel Forum a Roma: dopo che il summit, inizialmente previsto a casa del comico a Marina di Bibbona, ha rischiato di saltare per una fuga di notizie, i vertici 5 stelle si sono incontrati nella Capitale per circa tre ore. Al centro della discussione naturalmente la futura leadership del Movimento. All’incontro erano presenti: il reggente Vito Crimi, l’ex capo politico Luigi Di Maio, il presidente della Camera Roberto Fico, il ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, l’ex Guardasigilli Alfonso Bonafede, l’ex sottosegretario Riccardo Fraccaro, la vicepresidente del Senato Paola Taverna, il sottosegretario Carlo Sibilia. Ha partecipato anche l’ex portavoce del presidente del Consiglio Rocco Casalino. Ha invece declinato l’invito Davide Casaleggio, impegnato nella sesta tappa del tour “La base incontra Rousseau”.
Bellissima giornata. Tutte le cose che non verranno pubblicate sono vere.
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) February 28, 2021
Il nodo della leadership e la necessità di cambiare statuto – Il vertice è stato convocato dallo stesso Beppe Grillo. Le dimissioni di Conte da presidente del Consiglio e la partecipazione del M5s al governo Draghi hanno provocato terremoti nel Movimento nelle ultime settimane. E il fondatore vuole rilanciare la sua creatura ripartendo proprio dall’ex premier. Per questo ha proposto che Conte abbia un incarico centrale nella leadership del Movimento. Per il garante dovrebbe essere un vero e proprio capo, sullo stesso modello di Luigi Di Maio prima e Vito Crimi poi. Questa strada è però ostacolata dal recente voto degli iscritti M5s sulla piattaforma Rousseau: la base a metà febbraio ha deciso la modifica dello statuto e l’abolizione del ruolo di capo politico da sostituire con un comitato di 5 membri in carica per tre anni. Per questo, a quanto apprende l’Adnkronos, già nel tardo pomeriggio di oggi il comitato di garanzia del M5s – composto da Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri– potrebbe radunarsi per decidere su eventuali modifiche da apportare allo statuto del Movimento. A queste dovrà seguire un passaggio su Rousseau per legittimare la scelta.
Uno dei possibili compromessi che è stato valutato nella riunione di oggi, è stato quello di trasformare il cosiddetto comitato direttivo in una sorta di “segreteria politica”, da affiancare a Conte. I timori di Grillo a questo proposito, dicono le ricostruzioni, è che Conte finisca per uscirne “depotenziato”, e il Movimento con lui. Non è possibile, la riflessione che avrebbe fatto il garante ai suoi, che in ogni snodo complicato debba tornare in pista lui in prima persona. Il progetto di rifondazione comunque non sarà immediato: come si legge nella nota diffusa da fonti vicine all’ex premier, sarà un percorso rifondativo che si svilupperà nei prossimi giorni. Una vera e propria ripartenza per ridare nuove energie a un Movimento che, dopo la crisi di governo, ha perso molti pezzi e sofferto per i numerosi scontri interni.