Dopo 6 anni di inchiesta e a 32 anni dalla morte si è chiusa l’indagine sul presunto omicidio di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989 sulla strada Stalale 106 all’altezza di roseto Capo Spulico, sulla costa jonica calabrese. La Procura della Repubblica di Castrovillari ha notificato l’avviso di conclusione indagini all’ex fidanzata Isabella Internò, oggi cinquantunenne che, adesso, ha venti giorni di tempo per produrre una memoria difensiva o chiedere di essere interrogata dal pm Luca Primicerio. Secondo gli inquirenti, il calciatore potrebbe essere stato prima narcotizzato e poi asfissiato meccanicamente attraverso uno strumento “soft”. Stando a una perizia del 2017, presentata nel corso di un incidente probatorio, infatti, la causa della morte potrebbe essere un “soffocamento lento”. Forse è stata utilizzata una busta. Infine il suo corpo, esamine o quasi, sarebbe stato posto sull’asfalto perché fosse investito. Così è stato. Bergamini, infatti, venne travolto da un tir in transito guidato da Raffaele Pisano, di Rosarno, che al termine dell’inchiesta non risulta indagato dalla Procura di Castrovillari.
Inizialmente sospettato di concorso nel delitto, la posizione di Pisano è stata archiviata così come quella di Luciano Conte, il poliziotto e marito di Isabella Internò che era stato indagato per favoreggiamento. Secondo l’ipotesi del pm, il piano criminale sarebbe stato realizzato da Isabella Internò assieme a persone rimaste ignote. Probabilmente è stata una di queste, e non l’ex fidanzata, a soffocare Bergamini. Il movente dell’omicidio comunque sarebbe quello della vendetta per la decisione presa dal calciatore di troncare il rapporto amoroso con l’indagata. A quest’ultima, la Procura contesta anche aggravanti come la premeditazione e motivi abietti e futili.
“Siamo sorpresi. – commenta su facebook l’avvocato Fabio Anselmo che assiste la famiglia Bergamini – La Procura di Castrovillari ha inteso informarci della chiusura delle indagini per l’omicidio di Denis attraverso un comunicato stampa rilasciato a tutti i giornalisti. Non sappiamo che fine abbiano fatto gli altri indagati. Sappiamo che Isabella Internò rimane accusata di omicidio pluriaggravato e, come tale, punibile esattamente con l’ergastolo e quindi non soggetto a prescrizione”. “Ci auguriamo – conclude l’avvocato Anselmo – di poter conoscere il contenuto degli atti di indagine e del fascicolo e abbiamo già inoltrato via pec una richiesta di accesso in tal senso. Auspichiamo davvero che la Procura ci rilasci copia delle indagini perché credo che la famiglia Bergamini ne abbia pieno diritto così come forse avrebbe avuto diritto di conoscerne gli esiti magari in altro modo”.