E’ durata poco più di un’ora la riunione convocata a palazzo Chigi per discutere di Alitalia. Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è confrontato con il ministro dell’Economia Daniele Franco, il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Enrico Giovannini, il titolare dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e quello del Lavoro Andrea Orlando. L’incontro, secondo quanto si apprende da fonti di governo, sarebbe stato interlocutorio e si sarebbe deciso di riaggiornarsi a una nuova riunione a breve, probabilmente nei prossimi giorni. Questa settimana è previsto un confronto dei ministri competenti con la commissaria Ue per la Concorrenza Margrethe Vestager che segue il dossier relativo ad aiuti e salvataggio della compagnia bandiera.
Ieri il ministro Giovannini in un’intervista con Avvenire ha affermato che “Anche tenendo conto delle difficoltà strutturali del trasporto aereo per la pandemia, abbiamo bisogno di un vettore nazionale importante, solido sul piano economico anche per avere la capacità di fare alleanze in futuro da una posizione di forza”. “Serve una compagnia che funzioni, se poi è di bandiera è una carta vincente in più”, ha affermato questa mattina il ministro del Turismo, Massimo Garavglia, a Radio 24. “Alitalia va salvata? Bisogna capire quali siano le condizioni – ha aggiunto -. La mia opinione personale, da liberare, è che non mi faccio il problema della bandierina in fondo all’aereo”.
Intanto oggi sono stati pagati gli stipendi ai quasi 6mila dipendenti di Alitalia. Lo si apprende da fonti sindacali. Dopo che, a causa delle difficoltà finanziarie della compagnia, era emersa la possibilità di un ritardo per le buste paga, il commissario di Alitalia Giuseppe Leogrande aveva rassicurato sul fatto che gli stipendi sarebbero arrivati il primo marzo. L’Inps ha invece comunicato che, “con un impegno straordinario del personale nel fine settimana”, sono state erogate le indennità per i dipendenti di Alitalia. L’obiettivo a breve termine è quello di dotare la compagnia delle risorse necessarie per arrivare fino all’estate, tradizionalmente la stagione più ricca per le compagnie. Per ora Bruxelles ha bloccato una nuova tranche di indennizzi Covid per la compagnia da 50 milioni di euro, per valutarne la conformità con le regole sugli aiuti di Stato. La Commissione non vieta il sostegno pubblico ma attende segnali di discontinuità rispetto alla gestione precedente.