Nell’ultimo weekend in zona gialla, a Milano, non c’è stato “solo” il rave in Darsena – seguito da un comprensibile mare di critiche sui social – ma anche un altro evento molto affollato, senza traccia di mascherine. È il party ‘esclusivo’ al “The Sanctuary” in zona Scalo Lambrate. I video diffusi in rete sono stati cancellati ma qualcosa è rimasto e ha fatto andare su tutte le furie il rapper Gemitaiz, noto anche per la sua apprezzabile schiettezza. Sul proprio profilo Instagram ha scritto: “Questa è Milano sabato sera. Andate a fan*ulo. Vi odio con tutto il mio cuore. Pensate davvero che non abbiamo tutti voglia di fare festa? Spero che vi rintraccino uno a uno e ve le facciano pagare, quelle botte di coca vi devono costare migliaia di euro”. Poi, ancora più furioso, a voce: “Siete delle mer*e! Siete quattro fricchettoni di mer*a con i soldi di papà che vi pippate la cocaina, dovete scoppiare tutti. In Italia nessuno c’ha mai le palle di dire un ca**o, nessuno che si espone. Neanche se ci sono i locali di mongol*idi con la pandemia che fanno le feste”, infine ha aggiunto: “Mortac*i vostra. Ci voglio venire al The Sanctuary sì, a bruciarlo.”
Proprio ad un anno dall’inizio della pandemia appare davvero anacronistico quanto raccontato dal Messaggero a proposito dell’inaugurazione di questo nuovo locale con ospiti “esclusivi” tra cui: Eliana Michelazzo, Soleil Sorge Stasi, Chadia Rodriguez e Belén Rodriguez, accompagnata dal fidanzato Antonino Spinalbese. Arrivata con degli amici, la showgirl argentina ha mangiato in un’area a lei riservata ma poco distante dagli altri tavoli e dal resto della folla e ha pubblicato numerose stories sul proprio profilo Instagram. Coccole e baci con il fidanzato Antonino, presto papà della loro bimba Luna Marì.
A rendere tutto perfino più surreale, il fatto che la stessa struttura ospitava una mostra poco in linea con quella discoteca improvvisata: sulle pareti di una sala limitrofa, infatti, erano appesi gli scatti dell’esposizione Once upon a time in 2020, dedicata proprio al Covid, e sostenuta, come hanno spiegato gli organizzatori sui social, dallo stesso Comune di Milano. Il locale poco fa ha risposto a queste gravissime accuse, scrivendo: “Abbiamo sbagliato. Abbiamo sottovalutato la voglia di divertimento e di socialità della persone e non siamo riusciti a controllare gli ultimi momenti di quella che doveva essere una presentazione privata per i nostri amici più stretti. […] L’apertura ufficiale al pubblico si è tenuta ieri, domenica 28 […] Quel che è accaduto il sabato precedente è stato un grosso errore che non si ripeterà”, queste le loro parole.