A differenza degli anni scorsi le prove generali del Festival di Sanremo 2021 si sono tenute a porte chiuse in ottemperanza ai rigidissimi protocolli sanitari che prevedono ‘bolle sanitarie’ separate tra teatro e giornalisti. Quindi abbiamo assistito a tutte e 26 le esibizioni in bassa diffusione sullo schermo allestito nella nuova Sala Stampa del Casinò di Sanremo. Un modo anche per valutare la performance con luci e regia, così come le si vedranno a casa in diretta su Rai Uno.
AIELLO – ORA
La regia segue ogni mossa di Aiello che punta molto sul ritmo e sulla performance. L’artista stesso ha dato delle direttive precise alla regia affinché fosse tutto perfetto. Commozione finale e ringraziamento all’orchestra. Non proprio precise esecuzione e intonazione.
ANNALISA – DIECI
Passano gli anni ma di Annalisa una cosa bisogna dire: sa cantare, non sbaglia mai intonazione ed è sempre perfetta. Una esecuzione intensa che potrebbe crescere di serata in serata. Look del pomeriggio semplice acqua e sapone in jeans vincente. Al temine delle prove si lascia sfuggire un “che figata!”.
ARISA – POTEVI FARE DI PIÙ
Che belle le parole di Gigi D’Alessio per Arisa che sa valorizzarle e come la canta bene bene. La cantante sfodera al meglio tutta la sua carica interpretativa. Felice di trovarla su quel palco. Fuoriclasse con l’orchestra.
ORIETTA BERTI – QUANDO TI SEI INNAMORATO
La classe di una delle artiste storiche del Festival. Un sapore retrò che si incastona in mezzo ad altri 25 canzoni tra passato e presente. Voce potentissima
BUGO – E INVECE SÌ
Bugo c’è e senza Morgan. Stavolta presenta una bella canzone e la presenta con tutta la passione che ha in corpo. Deve tenere però salda la voce.
COLAPESCE DIMARTINO – MUSICA LEGGERISSIMA
Sono gli outsider di questo Festival e portano una canzone spensierata e leggera. Puntano al podio e voglio far divertire. Piacerà molto alla Demoscopica e non solo. Occhio alla pattinatrice (spoiler). Vi ricorda la scimmia?
COMA_COSE – FIAMME NEGLI OCCHI
Uno di fronte all’altro. Occhi negli occhi. California incanta con la sua voce e Fausto Lama la accompagna dolcemente. Un feeling privato e professionale che colpisce subito e conquista l’ascoltatore.
EXTRALISCIO FEAT. DAVIDE TOFFOLO
“It’s not my cup of tea” ma rimangono in quota Premio della critica.
FASMA – PARLAMI
Porta un brano radiofonico e maturo. Fa la sua bella figura sul palco. Ma in molti a casa si chiederanno “ma chi?”.
FULMINACCI – SANTA MARINELLA
Il più stiloso delle prove generali? Fulminacci compreso i suoi “nuovi” baffi d’ordinanza. La canzone suona bene ma lui dovrebbe ‘graffiare’ un po’ di più con grinta.
GHEMON – MOMENTO PERFETTO
Esecuzione perfetta, leggera e coinvolgente. Ghemon conquista non solo con la sua voce ma anche con l’eleganza dal sapore soul.
GAIA – CUORE AMARO
Sensuale e ottima presenza scenica con Gaia che propone un brano che ci accompagnerà fino all’estate. Non delude le aspettative. Per essere la “prima volta” prova superata.
GIO EVAN – ARNICA
Stralunato e con pathos Gio Evan porta sul palco tutta la sua vena artistica. Un brano non facile ma che si farà certamente notare.
IRAMA – LA GENESI DEL TUO COLORE
Continua la linea artistica di Irama ed è così che sul palco dell’Ariston porta tutta la sua carica per far ballare chi ascolta da casa con una buona performance.
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – AMARE
Inizio lieve per poi crescere minuto per minuto. Una performance che lascerà a bocca aperta anche per la meravigliosa voce di Veronica Lucchesi.
LO STATO SOCIALE – COMBAT POP
A tutto rock per la band che si ripresenta per scompaginare totalmente la loro storia musicale al Festival. Vento nei capelli.
MANESKIN – ZITTI E BUONI
Prima dell’esecuzione del pezzo l’orchestra prova la batteria mentre Damiano dei Maneskin mimava mosse di ginnastica sul palco. Simpatici, eleganti e rock la band fa una bella figura.
MAX GAZZÈ E LA LA TRIFLUOPERAZINA – IL FARMACISTA
Naturalmente Max Gazzè non poteva non stupire e con un cappello ottocentesco si presenta sul palco con una serie di sagome che riproducono personaggi storici come dalla Monroe alla regina Elisabetta.
FRANCESCA MICHIELIN E FEDEZ – CHIAMAMI PER NOME
Riflettori puntati sulla coppia annunciata vincitrice di Sanremo. Francesca Michielin al massimo della sua maturità artistica, sicura sul palco e Fedez l’accompagna per mano. Nel momento in cui si guardano negli occhi il duetto decolla.
MADAME – VOCE
Alle prove arriva con abito elegante glitterato. argentato a piedi scalzi. E poi incanta con la sua voce. Una bella sorpresa per questo Festival
MALIKA – TI PIACI COSÌ
Leggera come una brezza d’estate. Malika non passa di certo inosservata. Voce sempre incantevole
ERMAL META – UN MILIONE DI COSE DA DIRTI
L’artista preferisce lasciare il pianoforte (elemento fondamentale per la sua canzone) di lato per un brano intimo e puntare tutto sulla interpretazione. Nudo e crudo, prendere o lasciare. Una bella canzone d’amore.
NOEMI – GLICINE
Lei è la vincitrice che potrebbe sparigliare le carte. Una canzone dolce che cresce e conquista. Un ritornello che rimane in testa. Il segreto delle canzoni vincenti.
RANDOM – TORNO DA TE
Il rapper entra in punta di piedi all’Ariston e lo fa con la canzone forse più sdolcinata del Festival. Forse un po’ pià di coraggio non guastava.
FRANCESCO RENGA – QUANDO TROVO TE
La voce è sempre quella, forte e potente e sicuramente Renga è un artista con un trascorso professionale di tutto rispetto. Unica nota dolente rimane la canzone. Non il cantante ma la canzone.
WILLIE PEYOTE – MAI DIRE MAI LA LOCURA
Pronto a scioccare con le sue parole attente all’attualità e alla situazione dei lavoratori dello spettacolo e non solo. Willie ci riporta giustamente coi piedi per terra.