Il Regno Unito continua con successo la sua campagna vaccinale, con circa 20 milioni di cittadini – cioè più di un terzo della popolazione adulta – che hanno già ricevuto almeno la prima dose. E in vista dell’8 marzo, giorno in cui riapriranno tutte le scuole, il governo di Boris Johnson ha pensato a una strategia ad hoc per spezzare eventuali catene di trasmissione del contagio e individuare anche casi altrimenti non individuabili.

A tutte le famiglie degli studenti verranno infatti inviati a casa due volte a settimana un kit di tamponi da effettuare regolarmente, mentre i ragazzi delle scuole superiore verranno sottoposti al test anche a scuola. Precisando che non è obbligatorio sottoporsi al test, viene però specificato che la campagna è tesa a scoprire i casi asintomatici prima della riapertura della scuola. “Sappiamo che una persona su tre contagiata dal Covid non presenta sintomi così un controllo regolare con i test significa tenere lontani da scuole e università i casi positivi”, ha dichiarato il ministro della Sanità, Matt Hancock.

Intanto si aggiungono ulteriori dati che segnano gli effetti positivi anche della somministrazione di una singola dose di vaccino. Un’analisi in Inghilterra, emersa dai dati della Public Health England raccolti sulle persone di età superiore a 80 anni, ha mostrato che una singola dose di vaccino Oxford/AstraZeneca o Pfizer-BioNTech contro il Covid-19 riduce la possibilità di essere ricoverati in ospedale di oltre l’80%. Un’evidenza che conferma quanto già emerso dai dati in Scozia. Hanckock ha parlato di dati “eccitanti” e di sviluppi “seriamente incoraggianti” che mostrano “il potere della scienza”. Al contempo ha ribadito che sarebbe prematuro abbassare le cautele del lockdown e ha notato che il calo di contagi prosegue, ma ha rallentato negli ultimi giorni in alcune zone del Regno.

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