Con una nota il presidente dell'Ars chiede all'assessore alla Salute "di valutare la possibilità di praticare la vaccinazione ai componenti l'Assemblea regionale siciliana ed a tutti i dipendenti". Una richiesta, spiega, avanzata per precauzione perché a Palazzo dei Normanni devono approvare la finanziaria regionale
Una richiesta “precauzionale“. Con quest’aggettivo in Sicilia motivano l’istanza indirizzata dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micciché, all’assessore alla Salute, Ruggero Razza. Oggetto della richiesta: somministrare il preziosissimo vaccino anti-Covid ai componenti e ai dipendenti dell’Ars. Il ché vuol dire vaccinare circa 300 persone, compresi ovviamente i 70 consiglieri regionali che in Sicilia si chiamano deputati e dunque “onorevoli“. Il Parlamento più antico d’Europa, insomma, vuole essere pure il primo Covid free del mondo.
Ma come? Da settimane in tutta Italia si discute se sia meglio vaccinare prima gli over 80 e i lavoratori fragili, più esposti agli effetti mortali del virus, oppure i dipendenti scolastici, in modo da riportare gli studenti in aula in sicurezza, e adesso la Sicilia se ne esce proponendo le dosi ai politici? E dire che persino il presidente della Repubblica, il siciliano Sergio Mattarella, ha deciso di farsi vaccinare solo e soltanto quando sarà il suo turno. Sull’isola, però, la pensano diversamente.
Micciché, leader di Forza Italia e berlusconiano della primissima ora, ha messo le mani avanti. E nella sua nota specifica di aver chiesto “all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di valutare la possibilità di praticare la vaccinazione ai componenti l’Assemblea regionale siciliana ed a tutti i dipendenti” ma solo dopo “dopo le forze dell’ordine, le forze armate, i docenti e le categoria più deboli“. Una discriminante necessaria, anche perché sull’isola le vaccinazioni di militari, maestri e fasce maggiormente vulnerabili sono già cominciate. Quando finiranno, dunque, il presidente dell’Ars chiede di iniziare subito con le dosi ai politici e ai dipendenti di Palazzo dei Normanni.
Una richiesta avanzata “come precauzione” fanno sapere dall’Ars. Che vuol dire “come precauzione”? Forse che il vaccino non sia una precauzione per tutti quelli che lo ricevono, siano essi “onorevoli” o semplici comuni cittadini? Nossignore. Micciché spiega che la precauzione da lui citata è legata “alla discussione per l’approvazione del bilancio e della finanziaria regionale“. I deputati devono ammassarsi? Meglio farlo da immuni. E siccome la discussione della finanziaria è prevista per la prossima settimana, si presuppone che Micciché chieda una rapida vaccinazione di tutti i componente dell’Ars.
Per la fredda cronaca la Sicilia ha finora vaccinato 347.478 persone, pari al 66% delle 526.225 dosi finora arrivate. Gli operatori sanitari vaccinati sono 183.930, il personale non sanitario 74.441, 21.464 sono ospiti delle Rsa, mentre 37.426 gli over 80. Tra le forze armate hanno ricevuto il prezioso antidoto in 16.950, mentre solo 13.267 tra il personale scolastico. A quest’elenco Miccichè vuole aggiungere i 300 tra deputati e dipendenti dell’Ars, per i quali – dal suo punto di vista – occorre maggiore precauzione rispetto a quella che serve per i normali cittadini. Devono pur sempre approvare la finanziaria regionale.