Più passa il tempo più la nuova Alitalia si rimpicciolisce. Per l’ennesimo tentativo di rilancio della compagnia lo Stato ha messo a bilancio 3 miliardi di euro, sinora usati solo in minima parte. . La prima versione della nuova compagnia Ita prevedeva 52 aerei e 5.200 dipendenti, circa la metà di quelli attuali. La nuova ipotesi a cui si sta lavorando in questi giorni, anche alla luce delle revisioni peggiorative su tempi e entità della ripresa dei trasporti aerei, contempla invece una flotta di 45-48 aerei e un organico tra i 4.500 e 5.000 dipendenti. Lo stanziamento iniziale dovrebbe di conseguenza scendere a 2 miliardi di euro, con il rimanente miliardo da utilizzare in seguito per l’eventuale sviluppo. E’ quanto emerge dal consiglio di amministrazione di Ita che si è svolto nella mattinata.
Venerdì prossimo è atteso un delicato confronto tra il governo italiano e la commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager. Bruxelles chiede una chiara discontinuità per dare il via libera all’operazione. In particolare chiede la cessione dei rami handling (le operazioni di terra) e manutenzione. Lo spezzatino è però visto come fumo negli occhi dai sindacati e non particolarmente gradito a Roma. Il governo ha stanziato anche 350 milioni di aiuti per fronteggiare le ricadute sul traffico della pandemia. Sinora Alitalia ne ha ricevuti 273, difficile che la Ue sblocchi integralmente anche l’ultima tranche da 77 milioni. La priorità è però traghettare Alitalia fino all’estate, stagione in cui solitamente le compagnie rimpinguano le loro casse. Servono però circa 200 milioni.
Preoccupati i sindacati. Di fronte all’ennesimo ridimensionamento l’Usb teme un “bagno di sangue” e in una nota diffusa ieri ha scritto “Abbiamo già respinto al mittente operazioni tragiche, ora siamo arrivati nuovamente al nodo. Chi difende i lavoratori pensi a scongiurare l’ennesimo inaccettabile bagno di sangue”. “Leggiamo anticipazioni inquietanti su Alitalia: il Governo Draghi intenderebbe assecondare la richiesta della Commissione europea di vendere a pezzi gli asset di Alitalia in amministrazione straordinaria. Ricordiamo al Governo che è stato impegnato dalla Camera a preservare l’unità del perimetro aziendale”, afferma in una nota è il deputato di LeU Stefano Fassina.
Oggi la Iata, l’associazione internazionale del trasporto aereo, ha diffuso i dati sul settore, ancora pessimi, relativi allo scorso gennaio. La domanda passeggeri ha subito un crollo del 72% rispetto allo stesso mese del 2019, peggio del calo del 69,7% segnato a dicembre 2020 su dicembre 2019.