“Sembra che in questa città non ci sia rimasta nemmeno la possibilità di morire”. Parla così Giusy La Mantia, mentre al Giornale di Sicilia racconta come la madre da 12 giorni sia in una bara nel soggiorno di casa. Il motivo, racconta, è da ricercare nella gestione del cimitero di Palermo Santa Maria dei Rotoli, dove non c’è più posto. La figlia della defunta, che il 2 marzo avrebbe compiuto 99 anni, ha raccontato di non avere una tomba di famiglia e così, in attesa che si “liberasse” uno spazio, è stato chiesto ai parenti di poterla tenere ancora qualche giorno in casa. Ma è da quasi due settimane che nessuno ha detto cosa fare della salma.

“Il desiderio di mia madre era quello di riposare insieme a tutti i suoi cari che si trovano al cimitero dei Rotoli – spiega la figlia – Vogliamo rispettare la sua volontà ma ci rendiamo conto che è diventata una difficoltà insormontabile”. Nelle ore successive a questa notizia, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha deciso di intervenire, e ha disposto ‘un’immediata verifica dei fatti e la predisposizione di una relazione da trasmettere all’autorità giudiziaria con l’indicazione di operatori del settore responsabili”. “La capo area e i dirigenti del settore confermano infatti – si legge nella nota del Comune di Palermo – che il servizio di accoglienza non ha mai subito interruzioni”. Orlando ha poi aggiunto che “l’amministrazione comunale intende perseguire in ogni sede i responsabili tra quanti operano al di fuori delle regole”.

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