Mentre nella ‘bolla’ del Teatro Ariston di Sanremo e per le strade limitrofe circolano solo dipendenti Rai e addetti ai lavori, i cantanti entrano per le prove in minivan con finestrini oscurati dall’ingresso posteriore. Il 71° Festival parte senza il clima di festa e la folla che solitamente lo accompagna in città. Artisti e personaggi che normalmente sfilano sul tappeto rosso seguono rigorosamente il protocollo Rai che impedisce contatti con l’esterno e impone che anche la cena venga consumata in camera.
I ristoranti e i bar sono chiusi dopo le 18 (fino a domani sera quando poi scatterà un’ulteriore ordinanza restrittiva decisa dal Presidente, Giovanni Toti). Ma non solo. Il sindaco Alberto Bianchieri ha emanato un’ordinanza che oltre alle aggregazioni all’esterno dell’Ariston vieta anche solo passeggiare nei pressi del teatro a partire dalle 14. Stesso divieto, ma dalle 8 a fine manifestazione, per l’ingresso posteriore di via Roma dell’Ariston, proprio dove sono soliti entrare i cantanti in gara. Vietato assembrarsi anche fuori dagli alberghi del centro.
Senza pubblico, appassionati e curiosi, anche gli alberghi più gettonati, che normalmente registrano il tutto esaurito, in questi giorni faticano a riempire la metà delle stanze di cui dispongono. Gli unici “assembramenti” che si vedono sono quelli delle forze dell’ordine, che scoraggiano anche gli irriducibili dei selfie che di tanto in tanto tentano incursioni davanti al Teatro malgrado non ci sia nessun artista da acclamare. Mentre la città si prepara in questo clima surreale a ospitare il primo Festival senza pubblico in sala, la Rai si attende dati di ascolto record in tempi di coprifuoco.