Il rinnovamento dei 5 stelle che è rappresentato da Giuseppe Conte. L’entrata nel governo di Mario Draghi dovuta alla necessità di fare da “apripista” sulla transizione ecologica. Il futuro dello stesso Draghi che sarà giudicato per quel che “farà, non su quello che ha fatto“. Un post molto lungo in cui la posizione più politica, come spesso accade, è alla fine. Beppe Grillo torna a intervenire nel dibattito pubblico. E lo fa nel giorno in cui, con un post sul Blog delle Stelle, l’associazione Rousseau lancia il manifesto “Controvento”, che ha scatenato le reazioni di vari parlamentari visto che pone tra gli obiettivi anche quello di “anteporre le riforme alle poltrone”. Anche per questo il fondatore 5 stelle ha preso di nuovo carta a penna per spiegare, punto per punto, perché ha deciso di far entrare il Movimento nel governo di Mario Draghi.

“Molti nostri obiettivi fanno parte dell’agenda di governo” – “Sono trent’anni che parlo, grido e scrivo della tutela dell’ambiente, del contrasto al consumismo, della riduzione dell’uso di energia, dei materiali e del tempo di lavoro. In buona parte grazie al Movimento 5 stelle questi temi sono finalmente arrivati in Parlamento e poi al governo, compatibilmente con i compromessi necessari nei governi di coalizione”, scrive Grillo, nell’intervento titolato “La rivoluzione MiTE del MoVimento 5 Stelle“. “A dodici anni dalla fondazione del Movimento 5 stelle, il 4 ottobre 2021, giorno di San Francesco, molti dei nostri obiettivi fanno parte dell’agenda di governo di un Paese del G7, la nostra Italia. Il Movimento 5 stelle si sta allenando da anni per questo momento! Abbiamo fatto errori. Chi non ne fa? Ma ci siamo mossi come rabdomanti su terreni non ancora esplorati da noi, né da altri. Solo chi non fa non sbaglia”.

“Draghi sarà giudicato per quel che farà non su cosa ha fatto” – Quindi il fondatore del Movimento è tornato a ricostruire quanto successo nelle ultime settimane. “Dopo la caduta – davvero non necessaria – del governo di Giuseppe Conte, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha proposto a tutti i partiti di partecipare a un governo di emergenza sanitaria, economica ed ecologica presieduto da Mario Draghi. La grande maggioranza della popolazione dichiara, secondo i sondaggi, di aver fiducia in Draghi. Una minoranza, invece, lo guarda con sospetto o addirittura avversione. Starà a lui e a noi 5 Stelle di dimostrare chi dovrà cambiare opinione su quello che egli farà. Non su quello che ha fatto”. E a proposito di Mario Draghi, aggiunge, “è da decenni un uomo di banca dello Stato e poi degli Sati europei. Come altri banchieri centrali e statisti in altri Paesi dice di aver capito quale è la vera sfida del secolo: ‘Lasciare un buon Pianeta, non solo una buona moneta‘. Lo prendiamo in parola. E’ su questo impegno che l’Italia del 2021 e l’Italia del 2050 lo giudicheranno”. E ancora il garante spiega che “i milioni di cittadine e cittadini che in ogni nazione dovranno cambiare o adattare la loro professione potranno farlo senza traumi solo se il potere pubblico li sosterrà completamente nella loro riqualificazione. Lo Stato dovrà sostenerli ‘costi quel che costi’, ossia ‘whatever it takes‘, come già disse il Presidente Draghi quando si trattò di salvare la moneta comune. Ora è la volta di salvare la “casa comune”, come Papa Francesco chiama il Creato, ossia la biosfera”.

“Transizione green non è un bottino di partito”- Quindi Grillo è tornato a porre l’accento sulla questione ambientale. “Per partecipare a questo governo di emergenza il M5s ha posto due condizioni tassative: l’istituzione di un Super Ministero della Transizione Ecologica, il MiTE, e soprattutto l’istituzione del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, il Cite, sotto la responsabilità diretta del Presidente del Consiglio. Dell’attuale, e di tutti quelli futuri. Abbiamo voluto fermamente questa rivoluzione irreversibile per il bene del Paese e dei nostri nipoti nei prossimi decenni, qualunque sarà il governo e chiunque sarà fino al 2050 il Ministro della Transizione. Se qualcuno sapesse fare ancora meglio di noi, ben venga. Ma dovrà convincere gli Italiani. Intanto facciamo noi gli apripista“. Grillo sembra replicare a chi ha accusato il Movimento di aver ottenuto poco dall’entrata al governo: sia nel numero dei ministeri che negli uomini. “Nella trattativa con il Presidente Draghi il MoVimento 5 Stelle ha puntato sulla sostanza e sul peso dei ministeri ai quali ci siamo candidati, non sul loro numero. Nessun ministero è ‘minore’, ma c’è un ‘Ministero maggiore’, quello della Transizione Ecologica e Solidale. Esso è per i prossimi decenni ‘il Ministero del futuro di tutti’, non il bottino di un partito. E’ il catalizzatore dell’orientamento ecologico dell’intero governo. Per ora andiamo avanti noi, ma saremmo solo felici se altri politici di altri partiti imparassero presto a guidare questa ‘macchina del futuro’ facendo tesoro dei nostri successi e anche dei nostri errori. Qualunque partito gestirà il MiTE nei prossimi decenni dovrà fare i conti per la fine del 21° secolo, non per la fine della legislatura. Il 2050 è domani, ed è di tutti. La Transizione Ecologica o sarà di tutti o non sarà”.

“Conte onorerà impegno col Movimento” – Sul futuro del Movimento, Grillo dedica un capitolo specifico a Conte, che pochi giorni fa ha accettato la sua proposta di partecipare al rilancio del Movimento. “Un mese fa – scrive Grillo – Giuseppe Conte ha detto ‘per il Movimento 5 Stelle ci sono e ci sarò’. E’ un impegno che ha preso pubblicamente e che intende onorare. Gli è stato chiesto di scrivere insieme un progetto per il futuro del Movimento. Non parliamo di un futuro a breve termine ma dell’unico orizzonte che una forza politica moderna deve considerare: il 2050. Il Movimento è il primo protagonista politico a lanciare la parola d’ordine “2050”. Non chiediamo di meglio che diventi la parola d’ordine di tutti: governo, partiti, aziende, cittadine e cittadini. Perché davvero,’“nessuno si salverà da solo’, come dice Papa Francesco. ‘Il mondo di dopo’ sarà diverso dal ‘mondo di prima’. E il Movimento 5 stelle lavora perché sia un mondo migliore”. Un passaggio del post è dedicato anche alle elezioni comunali nella Capitale. “Il Movimento 5 stelle governa Roma da cinque anni. Non è stato facile. Possiamo fare meglio, con l’aiuto di tutti. Insieme al nuovo Super Ministero per la Transizione Ecologica il Comune di Roma, con la sindaca Virginia Raggi, è in buona posizione per dare nuovo slancio ecologico alla Capitale. Siamo orgogliose e orgogliosi di avere scelto per sindaco una donna, come a Parigi, Barcellona, Zurigo e in atre grandi città europee”.

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