Si è sbloccato a notte inoltrata, dopo oltre sei ore di dure contrattazioni e colloqui che sono anche stati sospesi, l’incontro tra il governo tedesco e i 16 Länder per decidere il piano di riaperture progressive in Germania. Dopo l’annuncio del prolungamento del lockdown fino al 28 marzo, i governatori locali hanno fatto pressione sulla Cancelliera esigendo un allentamento delle restrizioni dure che vanno ormai avanti da metà dicembre. Un braccio di ferro che si è risolto con alcune concessioni da parte di Merkel che ha così annunciato una ripartenza in cinque step, strettamente legati all’andamento dei contagi che, oggi, sono 11.912, con la cosiddetta incidenza su 7 giorni che è salita a 64,7, contro i 64 di ieri. A questi si aggiungono anche 359 decessi in 24 ore. In tema di vaccini, inoltre, Merkel ha annunciato che quello AstraZeneca sarà autorizzato anche sopra i 65 anni.
“Abbiamo visto esperienze drammatiche di terze ondate in alcuni paesi d’Europa – ha dichiarato la Cancelliera nella conferenza stampa convocata dopo l’incontro con i Länder – Il pericolo sussiste, ma la primavera del 2021 sarà diversa da quella dell’ano scorso”. Così, in Germania si inizia a pensare alle riaperture, ma con “un freno di emergenza” per evitare di innescare di nuovo la crescita esponenziale dei contagi: “Si rispettano per ogni tappa due modelli”, ha spiegato Merkel, con condizioni “più leggere” alla presenza di dati stabili e discendenti sotto i 50 nuovi contagi per 100mila abitanti su sette giorni e misure più strette sopra i 50 nuovi contagi. Un punto, questo, su cui si è consumato lo scontro tra governatori locali e governo federale, con i primi che sono riusciti a portare a casa il cosiddetto “freno di emergenza” a 50 contagi su 100mila abitanti e non più a 35, come avveniva fino ad ora.
Le prime aperture hanno riguardato le scuole e i parrucchieri e sono già avvenute all’inizio di marzo. Successivamente toccherà a librerie, mercati di fiori e di giardinaggio. Il terzo step prevede invece l’apertura dei negozi (un cliente ogni 10 metri quadrati per i primi 800 di superficie e 20 metri quadrati per cliente per la metratura ulteriore), ma potranno aprire anche musei, gallerie e giardini zoologici e botanici. Via libera anche agli sport senza contatto in piccoli gruppi (massimo 10 persone) all’aperto. Se l’incidenza settimanale sale sopra la soglia di sicurezza di 50 contagi ogni 100mila abitanti, i negozi potranno essere aperti soltanto su appuntamento. E le visite ai musei potranno avvenire solo presentando una certificazione che renda possibile il tracciamento.
Il quarto passo prevede l’apertura di gastronomia, teatri, concerti, teatri dell’opera, cinema e sport in spazi interni ma senza contatto. Il quinto e ultimo step prevede la possibilità di fare sport anche al chiuso e avere eventi oltre le 50 persone.