“È la prima volta che lo scrivo. ci ho pensato molto se avesse senso e sì, ha senso. Da ragazzino sono stato bullizzato”. Esordisce così Lodo Guenzi in un post pubblicato su Instagram lo scorso giugno in cui rivela per la prima volta di esser stato vittima dei bulli. Il cantante de Lo Stato Sociale ha deciso di rompere il silenzio e raccontare pubblicamente le prepotenze subite quando era un bambino.
“Non credo sia successo solo a me, ma è così – si legge nel post -, troppo esile, effeminato, biondino”. Guenzi ricorda le angherie: “A dire il vero almeno ero in una classe in cui se la prendevano con un ragazzetto italiano e non con il compagno pakistano o bengalese, che sono sempre stati i miei migliori amici. Qualche botta, un pomeriggio in un bidone e un’eterna insistenza sulla mia presunta omosessualità che devo dire già allora come ipotesi non mi dava fastidio. Mi chiamavano Cinzia, come il nome di una bici da donna. Curiosamente, le uniche che mi piace guidare adesso.
Proprio da quelle umiliazioni è nata la sua voglia di rivincita: “Credo che gran parte della mia smodata fame di fare cose grandi sia nata lì, o forse dal rimpianto per aver chiesto aiuto e cambiato scuola, cosa che ancora mi fa sentire un vigliacco. Quando incontro qualcuno dei miei bulli adesso mi trattano come una star, io faccio gran sorriso e so che da bambini è un casino per tutti e neanche se ne saranno accorti ma non riesco a non odiarli, eh vabbè… questo per dirti una cosa: ti hanno fatto del male, peggio che a me – conclude Lodo Guenzi -. Ma se la tua vita va avanti, allora gli stronzi hanno perso.”.