Il ministero dell'Interno scrive ai prefetti chiedendo una maggiore sorveglianza nei giorni festivi e prefestivi, in collaborazione con le polizie locali, soprattutto "nell’imminenza del 'passaggio' a una zona caratterizzata da misure più restrittive"
Maggiori controlli sulla movida e attenzione alle uscite dalle zone rosse. È quanto prevede la circolare del Viminale inviata a tutti i prefetti dopo l’entrata in vigore del nuovo Dpcm. Il ministero dell’Interno ha richiesto di rafforzare la sorveglianza nelle aree della movida nei giorni festivi e prefestivi “anche a seguito di recenti episodi di assembramento verificatisi in alcuni grandi capoluoghi nell’imminenza del ‘passaggio’ a una zona caratterizzata da misure più restrittive”.
La richiesta del Viminale, guidato dalla ministra Luciana Lamorgese, è quella di effettuare “servizi di controllo mirati” in collaborazione con le polizie locali “nelle zone urbane usualmente interessate dal fenomeno della movida, sia in circostanze analoghe a quelle surricordate come anche nei giorni festivi e prefestivi”. Non si tratta però dell’unica richiesta arrivata alle prefetture di tutta Italia.
“Particolare attenzione – si legge nella circolare – andrà riservata alle aree territoriali interessate da provvedimenti più restrittivi, adottati dalle autorità regionali o comunali per effetto dell’aggravamento del quadro epidemiologico”. In sostanza, il ministero dell’Interno chiede di intensificare il pattugliamento delle zone rosse: “In questi casi controlli nel quadro di una generale sostenibilità che andrà scrupolosamente valutata in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dovranno principalmente riguardare le vie di accesso e di uscita dai territori oggetto dei provvedimenti”. Il documento, inoltre, spiega che sarà possibile spostarsi tra regioni per raggiungere manifestazioni che si svolgono in un’unica città, “fermo restando – si legge ancora – il ricorso all’autodichiarazione”.