E proprio tutto il racconto della Sanremo by-night è stato completamente raso al suolo dalla pandemia. Niente feste, niente jam session improvvisate, niente assembramenti in Piazzetta Bresca per bere fino a tardi, niente caccia al vip. «L’anno in cui presentava Belén Rodriguez ci fu il panico perché era fidanzata con Corona: andarono a cena da Nicò e quando lui aprì la tenda della vetrina si trovò davanti cento paparazzi. Quell’immagine lì dei fotografi a caccia dello scoop pare preistoria vista oggi, visto che manca in generale tutto il “contorno”», spiega Barbara Di Palma, inviata di Storie Italiane, che negli anni a Vita in diretta era fissa anche alla carraia, dove si fece sollevare di peso dai bodyguard di Jennifer Lopez indispettiti dalle troppe domande alla cantante portoricana. «Quest’anno la cosa che colpisce di più è il silenzio: non c’è la folla, non c’è la musica dai truck, niente speaker sul palco in Piazza Colombo, è tutto silenziato e anche per noi il racconto è cambiato. Siamo noi inviati a doverlo raccontare in terza persona spiegando a chi ci guarda che atmosfera si respira e le emozioni nuove che stiamo vivendo. È come se fosse la prima volta per tutti: speriamo che dal prossimo anno torni la festa di piazza colorata e divertente che rende il Festival un evento unico al mondo».