Quando mi sposai, nel settembre del 1963, mia moglie aveva 20 anni e quindi, in base alle leggi dell’epoca, era minorenne e aveva bisogno del consenso del padre, che era un cattolico intransigente. Così mi toccò il matrimonio in Chiesa, dove ci fu consegnato un libretto che ho ripescato per caso fra le vecchie carte. Non posso riportare qui la copertina, che ha come titolo Armonia di anime, come cornice degli angioletti e come scritta a fondo di pagina il richiamo al vangelo di Matteo: “Ciò che Dio ha unito l’uomo non divida”. Ho però scannerizzato alcune pagine fra le più pazzesche, la cui lettura ci dice che qualche passo avanti lo abbiamo fatto. Riporto di seguito i brani salienti.

Capitolo “Culle vuote”

“Oggi una piaga terribile contamina e profana questo Sacramento. Il piano divino è rovesciato e là dove dovrebbe fiorire la vita, il demonio diffonde il suo gelido alito di morte. Ed ecco l’angoscioso spettacolo delle famiglie senza bimbi: sembrano ricoveri di vecchi. Ed ecco la tragedia mondiale delle culle vuote, della infecondità volontaria, provocata con i mezzi più ripugnanti, a dispetto della ragione e della fede, così che brutture e delitti riempiono il nido domestico, che cessa di essere un Santuario per divenire una tana maledetta da Dio. Oggi il profumo della Grazia, che santifica l’unione forse per un giorno solo, lascia il posto non di rado e troppo presto al più infame dei delitti, e si perpetua così la strage degli innocenti, l’obbrobrio di una umanità che corre al suicidio.

È sempre una satanica diplomazia che si mette in movimento – a base di consigli medici, di esortazioni paterne, di sarcasmi e sghignazzamenti – per arrivare a concludere un concordato infernale: perseguiteremo ogni sintomo di nuove vite, decapiteremo in radice i germi maledetti che ci impedirebbero di godere e di scapricciarci a talento, imponendoci degli oneri insopportabili; sopprimeremo i testimoni della nostra sfrenata lussuria… semineremo di cadaveri d’innocenti il nostro cammino. Il suicidio dell’umanità! L’omicidio anticipato, come affermava Tertulliano, divenuto programma e sistema di vita. Potrà Dio, che ha nobilitato così l’amore da renderlo Sacramento, Dio, che ha elevato l’uomo a Suo diretto collaboratore nell’opera della Creazione, benedire chi odia la vita per esaltare l’egoismo e il piacere? Riflettiamo: dal caos era uscita la vita; quando non si vuole la vita si ritorna nel caos.”

Capitolo sulla donna ideale

“O Dio che avete voluto che la donna si unisse all’uomo, volgete propizio lo sguardo su questa vostra ancella che diventando sposa vuol essere confortata dalla vostra protezione. Senta pure il peso della famiglia, ma sia peso d’amore e di pace: fedele e casta si sposi secondo la legge di Cristo, sia imitatrice delle donne sante; sia amabile con lo sposo come Rachele, saggia come Rebecca, fedele come Sara; il tentatore non abusi di nessuno dei suoi atti. Legata al vincolo della fede e dei suoi doveri, si mantenga sempre fedele al suo marito, rifugga da ogni relazione illecita, conforti la sua debolezza con la forza della disciplina. Sia grave per la modestia, degna di rispetto per il pudore, sia istruita nelle dottrine celesti, feconda di figli, sia d’esempio a tutti e non faccia alcun male, e veda i figli dei suoi figli fino alla terza e alla quarta generazione, arrivi alla desiderata vecchiezza e, infine, al riposo dei beati e al regno dei Cieli. Così sia per il Cristo nostro Signore”.

Capitolo sui divertimenti

“Dopo il lavoro è giusto e necessario il riposo fin dove è lecito e onesto, perché purtroppo vi sono anche divertimenti illeciti, dai quali la famiglia cristiana deve astenersi. Attenzione innanzitutto al cinematografo. È un mezzo per se stesso assai utile all’istruzione, ma spesso diviene la sorgente di ogni male morale e fisico. Non parliamo delle produzioni che senz’altro sono, per la maggior parte, in contrasto col buon costume, con la decenza e il pudore, o proiettati in ambienti per lo più immorali. Se proprio non basta una buona gita a riposarvi e ridonarvi forza, gioia, salute, frequentate solo quelle rappresentazioni che vi offrono le sale dirette da persone che danno affidamento di serietà, o, meglio ancora entrate negli ambienti che ogni parrocchia ha allestito per fronteggiare il male.

La gioventù, in generale, ama il ballo ed è felice quando può lanciarsi nel vortice d’una danza, anche se lontano dalle pareti domestiche. Col ballo, ove con la promiscuità si respira la rovina, ove la compostezza e la decenza fanno, a poco a poco, naufragio, l’anima ed il cuore si alterano, vivono una vita di esaltazione che conduce alla morte morale. Attenzione alle letture. Un buon libro istruisce e diverte. Ma se la lettura di libri, periodici, quotidiani buoni sono l’alimento sano per la mente e per lo spirito, al contrario le cattive letture sono una rovina. Quante volte, di fronte a certe cadute e smarrimenti di persone che pur davano affidamento, si è costretti a dire: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse”.

Un testo che non ha bisogno di commenti. Mancavano ancora 15 anni alla approvazione della legge sull’aborto, ma ogni tipo di contraccezione era giudicato “mezzo ripugnante” e i consigli dei medici per evitare gravidanze non volute si accompagnano, nella fantasia malata dell’autore del libretto, ai “diabolici sghignazzamenti” delle coppie di sposi. Un preludio alla permanente lotta contro l’applicazione della legge 194, resa improba da una marea di “obiezioni di coscienza” (o piuttosto “di convenienza”).

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