Amadeus e Fiorello si sono caricati sulle spalle tutto il peso di questo infernale, infinito festival, spogliato di tutto. Venticinque ore di diretta in cui si sono spesi (soprattutto Fiorello, che ha fatto ben più del suo) con grande generosità. Tutto lo spettacolo senza spettacolo l’hanno fatto loro, grazie alla chimica di un’amicizia lunga una vita. Ma c'è una pecca...
Girls just wanna have fun
Le ragazze hanno fatto la staffetta, perché Amadeus non se n’è voluta tenere accanto una per più di una sera. Scelta incomprensibile, perché alcune sono state bravisssime, e hanno portato energia e talento su un palco che in più d’un’occasione è sembrato il giorno della marmotta. Prendiamo Elodie: ha cantato (e con che voce), ha ballato, ha presentato. Si è scritta da sola un monologo che spicca tra le mielose ovvietà dell’Ariston (autori, mettetevi una mano sul cuore e l’altra sul copione). Non guasta il fatto che sia stupendissima (ma non ha azzeccato un abito). Beatrice Venezi, giovane direttore d’orchestra che ha lavorato in tutto il mondo, ha presentato come se fosse il lavoro suo. Matilda De Angelis la prima sera era un po’ emozionata e ha dato meno di quel che sa fare/dire. Ma in conferenza stampa ha fatto discorsi che Amadeus cercava le parole difficili sul telefonino. Un po’ troppo valletta la super top Vittoria Ceretti, chiamata in corsa a sostituire Naomi Campbell. Ma in passato abbiamo visto molto di peggio.