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Sanremo, le pagelle finali: Achille Lauro non classificato, Orietta Berti voto 10 soltanto per esserci stata

Sanremo è puro escapismo. Fuga dalla realtà. Per 5 giorni fai un viaggio nell’altrove. E’ tempo sospeso. Poi alla realtà e alle sue varianti devi ritornarci… 

Ibra: lui fa goal ( ed è gia molto) ma fare il conduttore non è il suo mestiere. Dsquared gli sparge addosso polvere di stelle. Cosparso di luccichii, glitter ovunque, dovrebbe far sognare in un momento in cui la vita non te lo concede. Voto 5.

Giovanna Civitillo: meglio nota come moglie di Amedeus, si sono conosciuti nei corridoi della Rai dove lei ci lavora dal 1995. Carramba che sorpresa, suo marito, direttore artistico del Festival, se la ritrova a condurre lo spottone del “Prima Festival”. Ops, non ne sapeva nulla, dice lui. Voto 3.
Franco, il primo violino che vuole farsi il selfie con Ibra da Notti Magiche del bel calcio che fu. Voto 8.

Tecla Insolia: canta, balla e recita. Deliziosa e delicata. Potevano farle fare di piu’, visto che avevano una sbobba di 5 ore di diretta. Prossimamente interpreterà Nada nel “La bambina che non voleva cantare”. Voto incerto.

Orietta Berti: Voto 10. Soltanto per essere lì. E’ vestita come da manuale festivaliero come una tenda glitterata. Fin che la barca va lasciala andare… Fuori tempo ma se sopravvivi a un certo tempo, entri nella storia. Antica la voce e la cadenza musicale. I Maneskin che lei confonde con i naziskin (oops, ma poi corregge la gaffe) la vorrebbero come pezzo vintage nella loro band. Chissà se anche dopo la loro vittoria.

Francesca Michielin, un po’ principessina shakespeariana, un po’ addobata da prima comunione (Miu Miu), Fedez invece veste Versace come il figlioletto Leone che lo segue in diretta da casa. L’endorsement della Ferragni su Instagram aiuta a fargli conquistare il secondo posto. Vittoria scontata e “politica”. Lui andava lì solo per vincere. Voto mediocre.

Colapesce è il nome d’arte per Lorenzo Urciullo. Secondo antica leggenda Colapesce era un pescatore che si sostituì a una delle quattro colonne che reggevano la Sicilia, salvandola dal crollo. E’ un esempio di musica d’esportazione, scrive The Guardian. Erede di Franco Battiato e Lucio Dalla per Le Monde. In duetto con De Martino, in corso Buenos Aires hanno tappezzato i muri con gli accordi delle prime note di “Musica Leggerissima”. Voto con lode alla musicalità della canzone.

Serena Rossi: è brava, sa cantare, sa recitare. Onnipresente su Rai Uno. E’ il suo momento. Fate voi.

Gaia: esce dalla scuderia di Amici, secondo posto a X Factory. sulle note di Cuore Amore ancheggia una danza del ventre contemporanea, fra frusci ferragameschi.Voto appena sufficiente.

Arisa: molto giap. Robe manteau optical asimmetrico griffato Atelier Emé, brand young e pimpante. Capelli alla Crudeli Demon. Voto di consolazione 7 meno, meno…

Giovanna Botteri: voto 6 + al suo coiffeur che finalmente ha tinteggiato di biondo la chioma orgogliosa “grey pride”. E’ vestita Armani.

Achille Lauro: Per il Gran Finale sceglie un look anni ’50 con tuxedo in velluto magenta. Bastaaaa con l’effetto sangue. Dopo le lacrime, adesso a sanguinare è il petto trafitto da una rosa Non se può più. Dice che ogni suo tableau è un messaggio. Non abbiamo capito quale. Voto N.C. E così sia.

Ornella Vanoni: 86 anni, la voce ha ancora un buon timbro. “Composta” da Dior. Ma come dice l’iconico Mel Broks: Per favore, non toccate le vecchiette”. Voto, mi astengo.

Se la cantano e se la suonano. Amadeus insieme a una parata di assessori impettiti incensa Fiorello con Premio Città di Sanremo che lui si appende al collo. Fiorello è da master.

Quel mazzolin di fiori è a rischio. Le serre della Riviera dei fiori sono abbandonate e infestate da rampicanti. Gli olandesi ci stanno scippando il nostro mercato. Voto zero spaccato a chi consente questa vergogna nazionale.

Quella ricerca del nome esotico a tutti i costi: Nessuno ha più un cognome solo Coma_Cose, Ermal Meta, Extraliscio feat, Fulminacci, Ghemon, Gio Evan, Irama, La Rappresentante di Lista, Madame, Malika Ayane… A ridateci Umberto Tozzi, Fausto Leali, la Cinquetti…
“Sanremo è puro escapismo. Fuga dalla realtà. Per 5 giorni fai un viaggio nell’altrove. E’ tempo sospeso. Poi alla realtà e alle sue varianti devi ritornarci -La definizione più bella viene da Roselina Salemi, esploratrice di tendenze. A lei il bacio accademico.

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