Oggi la sicurezza in auto passa anche per la condivisione dei dati in tempo reale. Ne è un esempio la piattaforma implementata da Audi e conosciuta come Car-to-X, che prevede la comunicazione tra i veicoli per avvertire di pericoli su strada come incidenti, condizioni particolari del traffico e del manto stradale. Con l’ultimo aggiornamento, però, il sistema si è fatto ancora più sofisticato e permette di conoscere anche le informazioni sulle variazioni di aderenza della strada, consentendo ai mezzi di adattarsi con più precisione ai mutamenti del fondo che si sta affrontando.
Si tratta dell’aggiornamento del software già presente sulle vetture Audi dal 2017, e che nel corso del 2021 sbarcherà anche sui modelli degli altri brand riuniti nel Gruppo Volkswagen, tra cui Skoda, Seat, Porsche, Bentley, Lamborghini e ovviamente Volkswagen. In questo modo, il servizio Car-to-X “Informazioni sui pericoli” coinvolgerà circa 1,7 milioni di mezzi del gruppo tedesco.
Di base, il sistema Car-to-X analizza costantemente diversi parametri, tra cui il controllo elettronico della stabilità, l’attivazione di sensori luci e pioggia, tergicristalli e proiettori, ma anche l’attivazione degli air bag. Ora, grazie alla tecnologia sviluppata dalla divisione Car.Software Organisation del costruttore tedesco insieme a NIRA Dynamics AB, è possibile essere avvertiti in qualsiasi momento delle variazioni nei coefficienti di attrito tra asfalto e pneumatici.
L’insieme di questi dati (anonimizzati), poi, viene trasmesso al cloud e integrato con altre informazioni, riguardo ad esempio le condizioni del meteo: infine, i dati vengono inseriti nel sistema di geolocalizzazione che riproduce la rete stradale, per poter avvertire – attraverso la comunicazione al conducente sull’head-up display – i veicoli presenti nei tratti interessati di potenziali pericoli o problemi di viabilità.
Un’evoluzione tecnologica della piattaforma che in questo modo potrà rendere ancora più precisa anche l’attivazione dei sistemi di assistenza alla guida, che funzioneranno in ottica predittiva e quindi riconoscendo le situazioni di pericolo con maggior tempestività.