“La prima priorità riguarda le reti a banda larga e l’accesso”, perché “noi non andiamo bene come Paese, stiamo lasciando indietro parti del Paese“. Così il ministro dell’Innovazione tecnologica e Transizione digitale, Vittorio Colao, nel suo primo intervento pubblico alla conferenza di Asvis. “Con questa pandemia – ha sottolineato – abbiamo tutti imparato a lavorare online ma c’è il rischio che questo allarghi alcune distanze invece che chiuderle: quando si dice che in alcune aree del Paese ci sono il 90% di scuole connesse e in altre 60% può sembrare una piccola differenza ma invece vuol dire che in alcune aree escludiamo uno studente su 4 e in altre 1 su 10, è quattro volte di più, è inaccettabile, crea uno svantaggio di vita terribile”.

Il ministro ha aggiunto che “c’è una ricerca che dice che il differenziale dell’apprendimento è molto visibile dopo 8-12 settimane” quando gli studenti non riescono a connettersi per la Dad.

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