C’è poco da festeggiare. Il numero delle chiamate telefoniche e via chat è aumentato del 71 %. Richieste d’aiuto triplicate. Nell’annus horribilis 2020 le telefonate al numero anti/violenza1522 sono aumentate del 107% rispetto al 2019. Sedie con fiocchi rossi e i nomi delle donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno, questo il flash mob contro i femminicidi dei consiglieri Pd in piazza davanti a Palazzo Marino. Li hanno chiamati uomini “femministi” perchè non c’è prevenzione più efficace del cambio di atteggiamento culturale da parte degli uomini. Su un cartello rosso sorretto da un uomo è scritto: “L’8 marzo non è un giorno di festa ma di lotta”. Flash mob di scarpe rosse sul selciato di piazze ci sono stati un po’ ovunque per ricordare che solo nel nel 2020 sono state uccise 112 donne, una media di 2 alla settimana.
Il 2020 è stato l’anno in cui l’incidenza della componente femminile nel totale degli omicidi è stata del 40,6%, cioè la più alta di sempre. E l’89% dei femminicidi avviene in famiglia, dall’inizo dell’anno 11, uno ogni tre giorni. Cifre inaccettabili, numero da brividi. Eppure tutti presi dall’emergenza pandemia, passate in secondo piano. Non per Chiara Marconi, co-founder due anni fa insieme a Federica Tiranti del brand Chitè. La loro campagna antiviolenza parte da questi dati Istat. Testa dura come la possono avere solo chi ha 28 e 30 anni hanno visto il loro business crescere su e-commerce di 6 volte rispetto all’anno precedente. Un team tutto al femminile che tende a valorizzare il made in Italy, a cominciare dal laboratorio delle Langhe dove sapienti mani artigianali intrecciano merletti con cotoni “eco/sostenibili”. Tessuti e mano d’opera solo italiani.
Altro dato Istat alla mano: “L’80% delle donne indossa il reggiseno sbagliato”. “C’è tanta ignoranza in materia. Indossare un reggiseno che non sostiene correttamente il seno fa male -spiega Chiara- Sarebbe come mettersi delle scarpe che fanno venire l’alluce valgo…”. Dunque, niente più ferretti da push up, dalle forme bombastiche, è vincente il modello avvolgente e destrutturato. Compra meno, scegli bene e fai in modo che duri a lungo. E’ questo il doppio mantra della Marconi.
Figlia di quel Franco Marconi, ex Valanga Azzurra, madre pediatra e maestra di sci. Chiara, anche lei maestra di sci, laurea alla Normale di Pisa, entra alle Nazioni Unite di Ginevra e lavora all’OMS. Da un’indagine di mercato intuisce che ci sono solo due offerte di lingerie: a basso costo o a prezzi esorbitanti (tipo La Perla). Lei vuole occupare quella fetta di mercato nel mezzo. E il mercato le dà ragione, nel 2020 il giro d’affari su e commerce con ordini personalizzati è cresciuto di sei volte. Un brand tutto al femminile: “Facciamo quota rosa. Siamo donne che supportano le donne come mezzo di empowerment femminile” concludono all’unisono Chiara e Federica. Per favore non chiamiamole solo mutande, perché anche da lì può partire un messaggio: “Ogni giorno dovrebbe essere 8 marzo”.
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