Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di appartenere a tre distinte associazioni finalizzate al traffico illecito di sostanza stupefacente, di produzione traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, di falsità per induzione in errore del pubblico ufficiale. Il blitz è scattato all'alba in diverse province italiane e all'estero, in particolare in Germania e in Albania
La marijuana partiva dall’Albania, veniva smistata per le varie destinazioni europee e poi arrivava a Roma tramite corrieri a bordo di pullman e treni. Tutto grazie all’alleanza con esponenti della mafia nigeriana presenti in Italia. È quanto accertato dai carabinieri della Compagnia Roma Parioli che oggi hanno eseguito l’arresto di 55 persone nell’ambito di un’operazione antidroga internazionale. Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di appartenere a tre distinte associazioni finalizzate al traffico illecito di sostanza stupefacente, di produzione traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, di falsità per induzione in errore del pubblico ufficiale.
Il blitz è scattato all’alba in diverse province italiane e all’estero, in particolare in Germania (a Kothen) e in Albania (a Valona). I militari hanno eseguito l’ordinanza emessa dal gip di Roma su richiesta della competente Direzione Distrettuale Antimafia. Le indagini hanno permesso di accertare che il gruppo importava ingenti quantitativi di marijuana dall’Albania poi smistata, grazie all’alleanza con le organizzazioni criminali di matrice nigeriana, in ambito nazionale ed europeo e con un sistema collaudato giungeva a Roma trasportata appunto su bus e treni. In manette sono finiti 52 uomini e 3 donne (27 cittadini albanesi, 23 nigeriani, 4 italiani e un gambiano).