Sì all’aborto soltanto per salvare la vita della madre, ma non per chi è stata messa incinta in un atto di stupro o incesto. È questo il contenuto della legge firmata dal governatore repubblicano dell’Arkansas Asa Hutchinson – che nonostante avesse espresso riserve ha dato il via libera -, che vieta quasi totalmente l’interruzione di gravidanza nello Sato. Il provvedimento rappresenta una misura radicale che i sostenitori sperano costringerà la Corte Suprema degli Stati Uniti a rivedere la sua storica decisione Roe v. Wade, mentre gli oppositori puntano a bloccarla prima che abbia effetto entro la fine dell’anno.

L’Arkansas è uno degli almeno 14 Stati in cui i legislatori hanno proposto il divieto assoluto di aborto quest’anno. Hutchinson ha detto che stava firmando il disegno di legge per lo “schiacciante sostegno legislativo” e per le sue “sincere e consolidate convinzioni a favore della vita”. I divieti di aborto sono stati sostenuti dai repubblicani che vogliono costringere la Corte Suprema degli Stati Uniti a rivedere la sua decisione Roe contro Wade del 1973 che ha legalizzato l’aborto a livello nazionale. I conservatori ritengono che ora la Corte, con i tre giudici nominati dall’ex presidente Donald Trump, sia più disponibile a revocare la decisione. “Dobbiamo abolire l’aborto in questa nazione proprio come abbiamo abolito la schiavitù nel 19esimo secolo – tutte le vite contano”, ha detto il senatore repubblicano Jason Rapert, sponsor del disegno di legge.

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