La colpa, ancora una volta, è nelle performance negative di Tesla in Borsa, che nell'ultimo mese ha mandato in fumo complessivamente 234 miliardi di dollari di valore
Con i 27 miliardi persi negli ultimi sette giorni, nella quarta settimana consecutiva di perdite, Elon Musk non è definitivamente più l’uomo più ricco del mondo. Il visionario imprenditore ha dovuto cedere nuovamente il gradino più alto del podio al rivale Jeff Bezos, patron di Amazon, che non vede il segno “meno” ormai da un po’. La colpa, ancora una volta, è nelle performance negative di Tesla in Borsa, che nell’ultimo mese ha mandato in fumo complessivamente 234 miliardi di dollari di valore.
Il colosso di Elon Musk risente dell’ondata di vendite che si è abbattuta di recente sui tecnologici ma anche della crescente concorrenza, con tutti i tradizionali big dell’auto che hanno annunciato una svolta verde premendo sull’acceleratore delle auto elettriche. Mentre Wall Street avanza al termine di una seduta volatile contrassegnata dalla volata del mercato del lavoro americano, il colosso di Elon Musk chiude in calo del 3,8% dopo essere arrivata a perdere fino al 13%. La settimana è archiviata così in flessione dell’11%. Per gli investitori di Tesla si tratta di un duro colpo seguito a mesi di sfrenata corsa al rialzo che hanno contribuito all’ingresso nello S&P 500 del colosso delle auto elettriche.
Guadagni che ora sembrano lontani e sui quali pesa la ‘rivoluzione’ lanciata dalle case automobilistiche tradizionali. Volkswagen, Ford e General Motors hanno infatti annunciato un’accelerazione sulle auto elettriche, intensificando la lotta in una fetta del mercato delle quattro ruote ancora limitato. Un segmento in cui finora Tesla ha dominato quasi incontrastata. A pesare sui cali delle ultime settimane sono state anche le vendite sui tecnologici in seguito al balzo dei rendimenti del Treasury, che ha sollevato dubbi sulla performance dei big con elevate valutazioni nel caso in cui i costi di finanziamento dovessero aumentare.