Eleggere un segretario per giungere appena si potrà al congresso con le primarie che archivi l’alleanza con il M5s. Questa è la posizione di Matteo Orfini in vista dell’Assemblea nazionale del Partito democratico, fissata per domenica, indetta dopo le dimissioni del segretario dem Nicola Zingaretti. L’ipotesi di un congresso a breve, anche a causa della pandemia sembra escluso, anche se Lorenzo Guerini, ministro della Difesa e leader di ‘Base riformista’, uscendo dal Senato dribbla le domande dei giornalisti, limitandosi a un ovvio “sarà l’assemblea a decidere”. Mentre l’ex presidente del Partito democratico articola la sua riflessione, partendo dalle parole dette in tv da Rocco Casalino e che hanno scatenato un putiferio all’interno del Pd. “Anche se poco dopo si è scusato per l’orribile scelta lessicale, ma confermando la sostanza delle sue affermazioni – afferma Orfini – dimostra quanto noi siamo distanti e alternativi a questa idea di fare politica. Abbiamo perso un anno coltivando questa subalternità al M5s e annullandoci nel ‘contismo’ e oggi si vedono gli effetti con i sondaggi che ci danno al 16%”.
Per Orfini, che non risparmia critiche alla segretaria uscente “ora serve eleggere un segretario unitario, che ci porti al congresso il prima possibile e che ci faccia discutere, archiviando le forzature fatte da Zingaretti. Per me l’alleanza col M5s va archiviata anche conseguentemente alla legge elettorale” perché – spiega – se si propone al Paese il proporzionale non servono alleanza, segnalo che nei territori alle Regionali dove abbiamo sperimentato l’alleanza col M5s abbiamo perso, dove l’alleanza non c’è stata abbiamo vinto”.