La Commissione europea ha acquistato altre 4 milioni di dosi di vaccini, in particolare da Pfizer, e all’Italia ne toccheranno 532mila in più rispetto a quelle già previste. Una nuova fornitura che rende necessaria più di prima maggiore organizzazione per velocizzare il processo di immunizzazione della popolazione. Così, per il fine settimana è atteso il nuovo piano vaccinale del governo Draghi che, dall’ultima bozza circolata, prevede la creazione di hub di riferimento e unità mobili che permettano anche di evitare il caos sulla priorità della campagna vaccinale. A questo si aggiungono l’aumento del numero di personale addetto alle vaccinazioni e la possibilità di ricevere l’iniezione anche sul posto di lavoro.
Da Palazzo Chigi fanno sapere che la nuova strategia per arrivare ad una rapida immunizzazione degli italiani è in fase di completamento e sarà comunicata nei prossimi giorni. Una decisione che si rende ancor più necessaria dopo la nuova fornitura in arrivo dall’Ue che, sommata alle precedenti, porterà in Italia entro fine marzo circa 7 milioni di dosi, con il Paese che dovrebbe essere in grado di di somministrarne quasi 300mila al giorno, il doppio rispetto ad oggi. Da aprile a giugno, inoltre, l’Italia dovrebbe ricevere oltre 12 milioni di dosi al mese, con la possibilità di vaccinare almeno 400mila persone al giorno.
Per garantire un ritmo così alto sarà necessaria maggiore organizzazione rispetto a quella mostrata fino ad oggi e anche più omogeneità nelle strategie adottate dalle Regioni. Così diventa decisiva la logistica, con luoghi di riferimento e unità mobili. Poste Italiane ha messo a disposizione la propria piattaforma gratuita per la prenotazione del vaccino in sei regioni in difficoltà: Lombardia, Sicilia, Calabria, Marche, Abruzzo e Basilicata. Allo studio dell’esecutivo e degli esperti c’è, quindi, anche una più chiara definizione delle priorità nella campagna per evitare situazioni come quelle verificatesi in diverse aree d’Italia, con dosi rimaste nei frigoriferi. Terminata la vaccinazione di over 80, docenti e forze dell’ordine si passerà ai soggetti estremamente fragili, secondo la bozza del nuovo piano. Quindi si proseguirà per fasce d’età decrescenti, con i disabili e le persone che se ne occupano che saranno considerate categorie prioritarie.
Inoltre, si procederà con un notevole aumento del personale addetto alle vaccinazioni: i 63.600 dentisti e odontoiatri con un accordo raggiunto oggi si aggiungono ai 60mila medici del territorio e ai 40mila specializzandi. Nella speranza di poter aggiungere anche i pediatri e i medici dello sport.
Nel nuovo piano vaccinale si cercherà di fornire, oltre a un personale più numeroso, anche un maggior numero di luoghi dove sarà possibile sottoporsi all’inoculazione dei vari farmaci anti-Covid. Così le vaccinazioni avverranno anche nelle aziende per i dipendenti, in base ad accordi in arrivo con Confindustria sul modello di quello siglato in Lombardia e, tra poco, in Piemonte. Anche Friuli e Veneto vanno verso la definizione di protocolli ad hoc con le imprese per i medici aziendali. E venerdì al Parco di Trenno, a Milano, verrà aperto anche il primo drive-through per vaccinarsi senza scendere dall’auto.
Al momento, in Italia sono quasi 6 milioni le dosi somministrate a oltre 4 milioni di vaccinati, di cui oltre 2,2 milioni con una dose e oltre 1,7 milioni anche con il richiamo, secondo i dati del ministero della Salute. Mentre degli over 80 ne sono stati vaccinati quasi un terzo, nella fascia 70-79 anni la percentuale è finora appena del 2%.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha convocato un vertice per giovedì alle ore 10 con all’ordine del giorno i temi che saranno affrontati nella Conferenza Unificata che la ministra degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini, ha convocato alle 14.30 ed in cui è prevista un’informativa del ministro della Salute, Roberto Speranza, sul piano vaccini e sulle misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.