La crisi di potere che ha colpito il Partito democratico, rimasto senza una guida dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, si riflette sulle intenzioni di voto dei cittadini. I dem, stando al sondaggio condotto dall’istituto Ixé, sono stimati al 17,4%, in calo di quasi tre punti rispetto alla rilevazione di una settimana fa. In questo scenario, che non tiene conto della discesa in campo di Giuseppe Conte al vertice del Movimento 5 stelle, i pentastellati sono dati subito dietro al 15,7%, mentre la Lega è primo partito con il 23,9%. Se invece si considera il fattore Conte, Ixé registra un’impennata del M5s al 18,9% e un’ulteriore flessione del Pd, che scende al 15,9%. La Lega indietreggia di 0,8 punti e si attesta al 23,1%.
Non è un caso che tra i leader politici più apprezzati non ci sia alcun esponente dem, mentre la prima posizione spetta a Mario Draghi. Il 63% degli italiani ripone “abbastanza” o “molta” fiducia in lui. Subito dopo c’è l’ex premier Conte, al 55%, a testimonianza del fatto che gode ancora di molta popolarità. Il terzo gradino del podio spetta invece al ministro della Salute Roberto Speranza: il 53% degli intervistati ripone fiducia in lui. Nel campo del centrodestra Luca Zaia è al 47%, mentre Giorgia Meloni deve accontentarsi del 35% e Matteo Salvini del 30. Appaiati tra il 27 e il 26% dei consensi ci sono Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. Solo il 10% ha fiducia in Matteo Renzi. L’appoggio di cui gode Draghi si riflette anche sul suo governo. Stando al sondaggio Ixé, il 45% degli italiani ripone “abbastanza” fiducia nell’esecutivo, quasi 1 su 5 ne ha “molta”. In totale la stima è del 63%, una decina di punti in più rispetto a quanta ne godeva il governo Conte nell’ultima fase della sua attività.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto, al netto delle oscillazioni di Pd e M5s in base al ruolo di Conte, tutti gli altri partiti restano sostanzialmente stabili. Fratelli d’Italia è in quarta posizione per consensi, con il 15,2% delle preferenze. Forza Italia è data al 9,3-9,2%, mentre Sinistra italiana è al 2,2%. Articolo1-Mdp può contare sul 3,3%, con un distacco di 0,5 punti rispetto ad Azione di Carlo Calenda (2,7%). Italia viva è stimata sotto al 2 (1,9%).