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Sondaggi, il Pd senza segretario cala al 17,4%. Draghi, Conte e Speranza i leader più apprezzati

La stima di Ixé sul consenso dei dem non tiene conto della discesa in campo di Giuseppe Conte al vertice del Movimento 5 stelle. Se invece si considera il fattore Conte, i 5s passano dal 15,7 al 18,9%, mentre il Pd scende ancora al 15,9%. La fiducia nell'ex premier è al 55%, mentre quella per l'ex capo della Bce è data al 63. Alti anche i consensi per il suo esecutivo

La crisi di potere che ha colpito il Partito democratico, rimasto senza una guida dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, si riflette sulle intenzioni di voto dei cittadini. I dem, stando al sondaggio condotto dall’istituto Ixé, sono stimati al 17,4%, in calo di quasi tre punti rispetto alla rilevazione di una settimana fa. In questo scenario, che non tiene conto della discesa in campo di Giuseppe Conte al vertice del Movimento 5 stelle, i pentastellati sono dati subito dietro al 15,7%, mentre la Lega è primo partito con il 23,9%. Se invece si considera il fattore Conte, Ixé registra un’impennata del M5s al 18,9% e un’ulteriore flessione del Pd, che scende al 15,9%. La Lega indietreggia di 0,8 punti e si attesta al 23,1%.

Non è un caso che tra i leader politici più apprezzati non ci sia alcun esponente dem, mentre la prima posizione spetta a Mario Draghi. Il 63% degli italiani ripone “abbastanza” o “molta” fiducia in lui. Subito dopo c’è l’ex premier Conte, al 55%, a testimonianza del fatto che gode ancora di molta popolarità. Il terzo gradino del podio spetta invece al ministro della Salute Roberto Speranza: il 53% degli intervistati ripone fiducia in lui. Nel campo del centrodestra Luca Zaia è al 47%, mentre Giorgia Meloni deve accontentarsi del 35% e Matteo Salvini del 30. Appaiati tra il 27 e il 26% dei consensi ci sono Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. Solo il 10% ha fiducia in Matteo Renzi. L’appoggio di cui gode Draghi si riflette anche sul suo governo. Stando al sondaggio Ixé, il 45% degli italiani ripone “abbastanza” fiducia nell’esecutivo, quasi 1 su 5 ne ha “molta”. In totale la stima è del 63%, una decina di punti in più rispetto a quanta ne godeva il governo Conte nell’ultima fase della sua attività.

Per quanto riguarda le intenzioni di voto, al netto delle oscillazioni di Pd e M5s in base al ruolo di Conte, tutti gli altri partiti restano sostanzialmente stabili. Fratelli d’Italia è in quarta posizione per consensi, con il 15,2% delle preferenze. Forza Italia è data al 9,3-9,2%, mentre Sinistra italiana è al 2,2%. Articolo1-Mdp può contare sul 3,3%, con un distacco di 0,5 punti rispetto ad Azione di Carlo Calenda (2,7%). Italia viva è stimata sotto al 2 (1,9%).