Asus ha superato sé stessa con il suo gaming smartphone ROG Phone 5, un prodotto in grado di ridefinire il mondo del gaming in mobilità soprattutto in un'epoca in cui grazie ai servizi di streaming è possibile godere di titoli AAA per console e PC direttamente sullo schermo del proprio smartphone.
Asus ha annunciato ufficialmente ROG Phone 5 appena ieri, tuttavia abbiamo avuto già la fortuna di poterlo provare a fondo in anteprima in modo da potervi presentare una recensione completa del dispositivo sin da subito. Disponibile in moltissime varianti e fasce di prezzo, lo smartphone ASUS questa volta cerca di accontentare una fetta di mercato più ampia che mai. L’azienda taiwanese avrà fatto centro? Asus ROG Phone 5 è “troppo esagerato” per i non-gamer?
Tornando alla vera star dello show, ROG Phone 5 di certo non ha paura di apparire. La versione che ci è stata inviata per la recensione è la cosiddetta Storm White e devo ammettere che, nonostante il look sia decisamente troppo aggressivo per i miei gusti, è veramente stupenda.
Il retro dello smartphone è realizzato interamente in Gorilla Glass 3, è perfettamente liscio al tatto ed è arrotondato verso le cornici per migliorarne l’ergonomia. Il colore di questo ROG Phone 5 non è propriamente bianco ma è più giusto descriverlo come perlato. Asus ha personalizzato la finitura della scocca sotto il vetro per richiamare il design di altri suoi prodotti (ad esempio ROG Zephyrus G14) molto apprezzati dagli utenti e dalla critica.
Molto bello e particolare l’azzurro che caratterizza gli accenti della scocca, circonda il tasto di accensione e ricopre il carrellino delle SIM. Già che stiamo parlando di questo argomento, ho trovato che la scritta “GLHF!” (Good Luck, Have Fun!) che si trova sullo sportellino sia un vero tocco di stile.
Non si tratterebbe di un vero e proprio ROG Phone se il logo sul retro non fosse illuminato da dei LED RGB. Parlo al plurale perché quest’anno Asus ha inserito un secondo LED che permette quindi agli utenti di trattare le due zone di illuminazione separatamente con moltissimi effetti di luce davvero unici. E per chi non se la sentisse di uscire di casa con un LED colorato sul retro del proprio telefono è sempre possibile spegnere il tutto con un singolo tap.
I LED nella scocca di ROG Phone 5 possono persino essere utilizzati come indicatori dello stato dello smartphone o per le notifiche. Inoltre nell’angolo superiore sinistro sopra al display è anche presente il classico LED di notifica RGB.
Quello che ci ha colpito di ROG Phone 5 è che nonostante faccia di tutto per richiamare i prodotti per i videogiocatori con un’estetica spinta, lo smartphone riesce anche ad adattarsi all’utente meno immerso nel mondo del gaming con un design che in molti apprezzeranno.
La cornice in metallo è dipinta di nero opaco per non mantenere le ditate ed ha una forma stondata che cerca di migliorare il più possibile l’ergonomia di questo mastodontico smartphone da 237g. Dopo lunghe sessioni di utilizzo il peso si comincia a sentire ma nelle rapide operazioni, come la scrittura di messaggi o lo scatto di una foto, non è un problema.
Le cornici attorno al display sono state ridotte del 25% senza sacrificare simmetria, comodità di utilizzo, prestazioni, capacità della batteria o qualità dell’audio. Un applauso ad Asus per questo.
La pressione dello smartphone nella parte bassa della cornice è utilizzabile come scorciatoia per Google Assistant, attivare la modalità ad alte prestazioni per il gaming o praticamente qualsiasi altra funzione vi venga in mente. È praticamente la stessa gesture che i Pixel di Google hanno utilizzato fino alla quarta generazione per richiamare l’assistente vocale, solo personalizzabile a piacere!
Sul lato destro sono presenti i famosi pulsanti virtuali chiamati AirTrigger che possono essere mappati ad una zona del display per facilitarvi la vita nel gioco e, a seconda del titolo, possono fare davvero la differenza.
Per ROG Phone 5 l’azienda ha scelto di utilizzare un display da 6,78 pollici Full HD+, con il pannello di tipo E4 AMOLED che è stato prodotto da Samsung appositamente per l’occasione con un aspect ratio di 20,4:9 (risoluzione 2448 x 1080 pixel).
Lo schermo di ROG Phone 5 è stato scelto per le sue caratteristiche ad alte prestazioni come un refresh rate adattivo in grado di raggiungere un massimo di 144 Hz ma che può scendere per risparmiare carica della batteria. Non solo, può raggiungere una luminosità massima dichiarata dall’azienda del 23% maggiore rispetto al modello dello scorso anno raggiungendo gli 800 nit (APL100 + HBM), luminosità che può diminuire fino a 5 nit per non affaticare gli occhi la sera.
Lo smartphone è certificato HDR10+ ed il suo display è calibrato in fabbrica per un’accuratezza Delta-E <1, un valore degno dei migliori monitor desktop. Il pannello Samsung è in grado di coprire la gamma di colori estesa DCI-P3 al 111% e mantiene l’accuratezza che lo contraddistingue anche a frequenze di aggiornamento elevate o luminosità basse.
Ovviamente non staremmo parlando di un vero e proprio smartphone da gaming se ROG Phone 5 non avesse delle caratteristiche e delle ottimizzazioni legate al mondo dei videogiocatori. Il pannello ha un touch sampling rate di 300 Hz ma questo dato rappresenta solo parte della storia, secondo quello che ci ha raccontato l’azienda taiwanese. L’hardware di ROG Phone 5 è stato ottimizzato “end-to-end” per diminuire la latenza raggiungendo un valore al tocco di 24,3 ms e di 18 ms quando si scorre il dito sul display. L’azienda afferma si tratta del valore più basso al mondo.
Tra le funzioni dedicate al benessere dei vostri occhi troviamo le certificazioni DC Dimming 2.0, SGS Eye Care 6,5% e SGS Seamless Pro (120Hz). Il display nasconde nella parte bassa anche un lettore di impronte di tipo ottico. Durante il mio periodo di prova in compagnia di ROG Phone 5 è sempre stato preciso anche se non tra i più veloci del settore. Tuttavia non è nemmeno classificabile come lento.
Asus ROG Phone 5 è ovviamente dotato del processore più prestante al momento disponibile sul mercato. Il Qualcomm Snapdragon 888 è ovviamente sufficientemente potente per portare a termine qualsiasi operazione e la GPU Adreno 660 è in grado di offrire il massimo degli FPS possibili al giorno d’oggi in tutti i titoli mobile, anche quelli dalla grafica più intensa.
La dotazione di memoria è davvero variegata. Si parte dagli 8 GB di RAM per poi passare ai modelli da 12 GB e 16 GB, concludendo con l’esageratissima versione Ultimate da 18GB di memoria di sistema. Per quanto sia davvero bello vedere che Asus non abbia voluto risparmiare su alcun componente, anche gli 8 GB sono più che sufficienti anche per il gamer su smartphone più incallito. Noi abbiamo ricevuto la variante con 16 GB di RAM ma sinceramente la differenza nell’uso quotidiano è difficilmente percepibile.
Lo storage interno non è purtroppo espandibile, tuttavia ROG Phone 5 viene spedito con un minimo di 128 GB e può arrivare fino a 512 GB di memoria. Il consiglio è quello di considerare le versioni con più RAM e più costose solo se davvero avete bisogno di più storage interno, altrimenti la variante 8 GB/128 GB è davvero quella da tenere nel mirino come rapporto prestazioni/prezzo.
Per tenere a bada le temperature in ROG Phone 5, Asus ha studiato un nuovo sistema di raffreddamento chiamato GameCool 5. Le componenti che generano più calore sono state collocate al centro dello smartphone con le due batterie situate ai lati del PCB principale. Ciò garantisce che i principali hot-spot siano tenuti lontani dalle dita durante le sessioni di gioco. Questa nuova disposizione permette anche al calore generato dalla CPU di essere trasferito uniformemente a tutti i bordi e gli angoli della scocca contemporaneamente per una maggiore efficienza termica.
Asus ha completamente ridisegnato per questo motivo l’accessorio AeroActive Cooler 5 da collegare al sistema pogo pin sul lato di ROG Phone, il quale ora permette di abbassare di un massimo di 15°C la temperatura esterna dello smartphone e di 10°C la temperatura della CPU raffreddando la porzione centrale dello smartphone, la più calda.
A proposito del sistema per la connessione degli accessori e della seconda porta USB Tipo-C sul lato, la copertura in gomma che Asus include con il telefono è comoda e utile, tuttavia il fatto che non sia attaccata in alcun modo al dispositivo la rende molto facile da perdere.
Anche il reparto connettività di ROG Phone 5 è di livello altissimo. Il SoC Qualcomm include il modem 5G Snapdragon X60 RF con FastConnect 9600. ROG Phone 5 supporta le reti Wi-Fi 6E di ultimissima generazione e possiede ben tre diverse antenne wireless da utilizzare in base a come state reggendo lo smartphone.
Se la vostra rete internet casalinga non è sufficientemente veloce o stabile, Asus permette di abilitare dalle impostazioni la funzione HyperFusion, un sistema di link aggregation che unisce le velocità della rete Wi-Fi a quella della rete mobile a cui lo smartphone ha accesso.
Se pensate che in uno smartphone da gaming l’audio possa essere sacrificato vi sbagliate di grosso. Asus ha mantenuto la tradizione di utilizzare due speaker stereo e di includere il tanto amato e sottovalutato jack da 3,5mm per le cuffie. Gli speaker stereo in ROG Phone 5 sono, senza girarci troppo attorno, fenomenali. Gli altoparlanti sono innanzitutto perfettamente bilanciati e rivolti verso l’utente in modo da garantire un’esperienza di ascolto ottimale. Non solo, Asus ha lavorato a fianco di Dirac, ESS Technology e Cirrus Logic per includere componenti in grado di garantire qualità, tantissima potenza e versatilità.
L’uscita jack ha ricevuto lo stesso trattamento degli speaker. Oltre ad aver incluso una DAC ad alta potenza in grado di supportare cuffie di grado audiofilo con un rapporto segnale/rumore degno di nota, l’azienda ha implementato anche un sistema personalizzato di gestione del suono che include un equalizzatore a 10 bande e molti preset.
ROG Phone 5 è poi dotato di ben quattro diversi microfoni per una cancellazione del rumore di altissimo livello. La disposizione di questi microfoni assicura che essi non possano essere mai coperti contemporaneamente.
Come per molte altre sezioni di questa recensione si potrebbe scrivere interi volumi riguardo al software installato in ROG Phone 5. A bordo dello smartphone troviamo installato Android 11 con personalizzazione ROG UI e Zen UI (a discrezione dell’utente).
Lo smartphone è pieno zeppo di personalizzazioni fatte da Asus per rendere migliore o anche solo esteticamente più piacevole l’esperienza con l’utilizzo del dispositivo. Ad esempio è possibile scegliere se mantenere attivo il tema ROG UI che punta molto sull’anima gaming del terminale oppure passare alla più classica Zen UI che è così vicina alla versione di Android installata sui Pixel di Google che mi sento in dovere di fare i miei complimenti all’azienda.
È bellissimo poter constatare che un software così ricco di funzioni, che però la maggior parte degli utenti probabilmente non utilizzerà mai, può comunque “nasconderle in bella vista” in modo che non diventino pesanti ed oppressive. Una volta attivato il tema classico di Android è quasi possibile dimenticarsi completamente che si ha tra le mani uno smartphone da gaming.
Al momento del bisogno, tuttavia, non c’è concorrenza che tenga. Tra Armory Crate e Game Genie sono presenti così tante personalizzazioni e utility dedicate al mondo del gaming che ci si può facilmente perdere per intere ore nel tentativo di spremere ogni singolo fps dal processore e plasmare l’esperienza di gioco al vostro volere.
Se siete interessati a scoprire nel dettaglio ogni singola funzione software che Asus ha incluso in ROG Phone 5 per renderlo la macchina da gaming perfetta fatecelo sapere nei commenti, potremmo decidere di pubblicare un approfondimento speciale a riguardo che farà felici i più accaniti gamer tra le fila dei nostri lettori!
Uno dei problemi principali che solitamente affligge gli smartphone dei giocatori più incalliti è la bassa durata e l’alto tasso di degradazione della batteria. Soprattutto quando la batteria ha una durata poco considerevole e quindi i gamer sono costretti a giocare con lo smartphone collegato al caricabatterie, si verificano una serie di problemi che Asus ha cercato di risolvere con un discreto successo.
Prima di tutto, ROG Phone 5 adotta un design delle batterie a doppia cella con tecnologia MMT (Middle Middle Tab). Questo significa che per raggiungere la capacità complessiva di ben 6000mAh l’azienda ha utilizzato due celle separate da 3000mAh, celle che sono state posizionate in zone diverse dello smartphone per migliorare il bilanciamento quando il dispositivo è utilizzato in landscape e gestirle in modo più adeguato dal punto di vista elettrico.
La tecnologia MMT permette una più grande densità di batteria e permette di ricaricare le celle partendo dal loro centro invece che da una delle estremità. Questo diminuisce l’impedenza e quindi tiene sotto controllo le temperature durante la ricarica.
Il raffreddamento complessivamente migliorato significa anche che Asus può mantenere un wattaggio elevato per un periodo di tempo più lungo. Infatti, come sottolinea l’azienda stessa, tutti questi miglioramenti hanno portato fino a 7°C in meno di temperatura della batteria quando si confronta la carica a 30W con il modello precedente e la temperatura superficiale dello smartphone risulta fino a 4°C più bassa anche con i 65W di carica che può erogare il nuovo caricabatterie.
Non solo ROG Phone 5 si può ricaricare fino al 75% (4200mAh) in soli 30 minuti e fino al 100% in 52 minuti ma è in grado di rimanere allo stesso tempo decisamente più freddo. Il software che gestisce la batteria è anche stato migliorato per garantire una durata nel tempo decisamente maggiore. Alcune di queste funzioni vengono utilizzate anche da alcuni modelli della concorrenza da anni (Stamina di Sony vi dice nulla?) ma ROG Phone 5 include praticamente ogni possibile aiuto software di cui potete immaginare l’esistenza.
È possibile, per esempio, ridurre la velocità/potenza di ricarica o limitare la percentuale massima a cui ricaricare lo smartphone (80% o 90%) per diminuire l’usura delle celle e allungarne di molto la longevità. Asus permette anche di programmare la ricarica in modo che lo smartphone rimanga ad una percentuale di batteria più bassa mentre collegato all’alimentatore, per poi ricaricarsi solo quando sarà sicuro di raggiungere il 100% poco prima dell’orario impostato (solitamente il momento in cui gli utenti si svegliano la mattina).
Altra funzione utilissima è quella che permette il bypass completo delle batterie dello smartphone, una soluzione che moltissimi produttori dovrebbero implementare. La funzionalità permette a ROG Phone 5 di utilizzare l’energia in arrivo dal caricabatterie, energia che non raggiunge le celle in modo da non stressarle, scaldarle e usurarle mentre si utilizza magari lo smartphone per giocare.
Per preservare poi la carica dell’enorme batteria, come se ce ne fosse bisogno visto che si raggiungono tranquillamente i due giorni di utilizzo con il display fisso a 144 Hz e connettività 5G, Asus ha implementato una serie di sistemi di risparmio energetico e gestione dei consumi.
Inoltre, non so se ci avete fatto caso, lo smartphone dispone di ben due diverse porte USB Tipo-C utilizzabili per la ricarica in base alle preferenze e agli accessori collegati, una sul fondo e una sul lato.
Il comparto fotografico di ROG Phone 5 ho voluto lasciarlo per ultimo in questa lunga chiacchierata. Non è un’aspetto su cui l’azienda si è concentrata molto e sicuramente è forse l’unico punto debole di uno smartphone che fa degli eccessi il proprio punto di forza.
La fotocamera principale da 64 Mpixel utilizza un sensore Sony IMX686, una componente che, per quanto ancora oggi molto utilizzata, non rappresenta una delle soluzioni migliori del mercato ed è stata spesso al centro dell’esperienza fotografica di smartphone di fascia media o flaghsip dai prezzi più contenuti.
Lo smartphone è in grado di scattare foto a 16MP utilizzando l’interpolazione a gruppi di quattro pixel secondo lo schema Quad-Bayer. ROG Phone 5 non dispone inoltre di un vero e proprio teleobiettivo ma utilizza un ritaglio del sensore principale per ottenere uno zoom “lossless” 2x.
La fotocamera secondaria è una 13 Mpixel ultragrandangolare con FOV di 125 gradi mentre il terzo sensore da 5 Mpixel utilizza lenti macro. Non c’è molto da raccontare riguardo l’esperienza fotografica, sicuramente questo non è uno smartphone da acquistare per le sue capacità di scattare foto. In piena luce le immagini che può catturare sono ok ma quando tramonta il sole o le condizioni non sono ottimali il sensore genera più rumore del previsto.
Le immagini hanno generalmente tonalità abbastanza piatte e la gamma dinamica è appena sufficiente. Al buio nemmeno la modalità notte aiuta molto. Lo smartphone è in grado di registrare video in 8K a 30fps oppure in 4K a 60fps nei settaggi più alti, tuttavia i risultati sono come per le foto solo sufficienti.
Non è un vero e proprio problema, Asus ha preferito concentrare i propri sforzi sulle mille altre qualità di ROG Phone 5. Se vi serve scattare una foto ogni tanto o registrare dei video con la fotocamera frontale da 24MP lo potete fare, ma non aspettatevi risultati alla pari con altri player nel settore.
Asus ROG Phone 5 è esagerato, audace e aggressivo. Non esiste altro smartphone in grado di offrire un’esperienza simile a quella offerta dal brand taiwanese, il quale ha messo prestazioni e qualità al centro del progetto di questa generazione di ROG Phone.
Le versioni con più RAM e gli esclusivi display OLED posteriori sono decisamente interessanti ma non faranno la differenza nella vita di tutti i giorni o nelle sessioni di gioco sullo smartphone. Personalmente credo che il modello offerto da Asus per 799 euro, quello con 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, sia assolutamente lo smartphone dal rapporto qualità/prezzo più alto tra le fila dei top di gamma usciti fino a questo momento nel 2021. E superarlo sarà un’impresa titanica!
Questa non deve essere vista come una mancanza dei modelli più costosi, se avete necessità di più memoria o siete dei fan del brand e volete assolutamente mettere le mani sull’edizione limitata Ultimate dotata anche di una scatola di gadget di corredo fate pure, c’è davvero poco a cui recriminare a questo prodotto.
L’esperienza di gioco è insuperabile, soprattutto se siete disposti ad investire nel vasto ecosistema di accessori ROG, ed i 3 mesi di abbonamento a Stadia Pro inclusi nel prezzo aumentano ancor di più il valore di quella che può essere definita la console da gioco portatile migliore di sempre, soprattutto se la vostra connessione è in grado di reggere i servizi in streaming come appunto Stadia e xCloud di Microsoft.
Utilizzare ROG Phone 5 in questi giorni mi ha riportato con la mente ai tempi della PSP, la console portatile di Sony, una prodotto che ha alzato di molto l’asticella della qualità per il gaming in mobilità.
A parte una dimensione ed un peso che non sono adatti ai deboli di cuore e un comparto fotografico appena sufficiente, ROG Phone 5 si è dimostrato un vero campione da cui gli altri OEM dovrebbero prendere spunto per una caratteristica o due