La Banca centrale europea ha deciso di effettuare gli acquisti del programma per l’emergenza pandemica ‘Pepp’ a un ritmo “significativamente più alto” nel prossimo trimestre. Lo ha annunciato la presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa seguita alla riunione del consiglio direttivo che ha anche deciso di lasciare i tassi d’interesse fermi: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. La Bce “condurrà gli acquisti in maniera flessibile in base alle condizioni di mercato, allo scopo di evitare un inasprimento delle condizioni di finanziamento incompatibile con il contrasto dell’effetto al ribasso della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione”, si apprende. Il valore complessivo del programma pandemico rimane a 1.850 miliardi di euro con un orizzonte fissato fino a marzo 2022. La Bce non ha omesso nel suo comunicato, come qualcuno si aspettava, l’opzione di un utilizzare interamente la dotazione attuale. Sinora il valore medio degli acquisti di titoli nell’ambito del programma è stato di 18 miliardi di euro a settimana.

La situazione economica della zona euro è “complessivamente migliorata” grazie alla ripresa della domanda globale e allo stimolo di bilancio, ma “nel breve termine rimangono incertezze collegate alle dinamiche della pandemia e alla velocità della campagna di vaccinazione”, ha affermato Lagarde. La Bce ha alza la stima per la crescita dell’Eurozona nel 2021 a 4% da +3,9% di dicembre, e prevede un 4,1% per il 2022 e 2,1% per il 2023. “Il Pil reale probabilmente ha subito una nuova contrazione nel primo trimestre” ma “la campagna delle vaccinazioni e un graduale allentamento delle misure di contenimento sociale rafforzano l’aspettativa di una decisa ripresa dell’attività economica nel 2021”, ha detto la presidente della Bce.

La Banca centrale ha anche rivisto le stime d’inflazione per l’Eurozona, portandole a +1,5% per il 2021 (da 1%), a +1,2% per il 2022 (da 1,1%) e mantenendole a 1,4% per il 2023. E’ possibile che l’inflazione dell’Eurozona tocchi il 2% a fine 2021 ma ciò è dovuto a “ragioni tecniche e temporanee”, ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde.

Il Consiglio direttivo della Bce riconosce il ruolo chiave del pacchetto Next Generation Eu e sottolinea l’importanza che diventi operativo senza ritardi. Chiede agli Stati membri di assicurare una puntuale ratifica della Decisione sulle risorse proprie, finalizzare i loro piani di ripresa e resilienza velocemente e utilizzare i fondi per una spesa pubblica produttiva, assieme a misure strutturali che rilancino la produttività”. Dopo gli annunci di Francoforte lo spread tra Btp e Bund è sceso a 93,1 punti base . Aveva aperto la seduta già in calo a 97,9 punti rispetto ai 99 della chiusura del giorno precedente. Il rendimento del decennale italiano è sceso allo 0,56%, per risalire poi in breve allo 0,59%, inseguito a un’apertura di giornata allo 0,64%, in discesa rispetto alla chiusura dello 0,67% del giorno prima.

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