Danimarca, Islanda e Norvegia hanno deciso di sospendere in via cautelare la somministrazione dei vaccini AstraZeneca – Copenhagen per 14 giorni, gli altri due Paesi “fino a nuovo avviso” – dopo che nel primo Paese si è verificata “una morte sospetta” e sono stati rilevati problemi nella coagulazione e nella circolazione del sangue di alcuni pazienti che avevano ricevuto dosi dal lotto Abv5300. Lo stesso che è legato in Austria al caso di una donna deceduta e di un’altra ricoverata per un’embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino, motivo per cui Vienna insieme a Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia hanno deciso di sospendere le inoculazioni dei farmaci provenienti dal lotto Abv5300 – non distribuito in Italia – prodotto dall’azienda anglo-svedese. All’interno di ogni lotto di AstraZeneca sono contenute circa 500mila dosi. Francia e Germania hanno invece deciso di non interrompere le somministrazioni. Sono 30 i casi di trombosi su 5 milioni di somministrazioni.
Telefonata Draghi-Von der Leyen – Sul caso della sospensione dei vaccini, Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con Ursula Von der Leyen dal quale – riferiscono fonti di Palazzo Chigi – è emerso che non c’è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione di Astrazeneca. La presidente della Commissione europea ha inoltre “comunicato che l’Ema ha avviato una ulteriore review accelerata” sul farmaco.
Cosa succede in Italia – Anche in Sicilia si è verificato il decesso di due agenti delle forze dell’ordine pochi giorni dopo avere ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. In entrambi i casi le dosi – come si legge sul quotidiano livesicilia.it – provenivano dallo stesso lotto (ABV2856) che però non è quello legato ai casi austriaci, perché il lotto ABV5300 non è stato distribuito in Italia. Su entrambi i casi è stato aperto un fascicolo di indagine. Al momento non c’è nessuna evidenza di correlazione tra la morte e l’inoculazione del farmaco. Oltre a Danimarca, Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia, gli altri Paesi che hanno ricevuto vaccini dal lotto numero ABV5300 sono Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia.
Perché la Danimarca ha sospeso AstraZeneca – Copenhagen ha deciso di sospendere in via precauzionale per 14 giorni l’uso del vaccino anti Covid di AstraZeneca a seguito di “segnalazioni di gravi casi di coaguli nel sangue tra le persone vaccinate”, una delle quali è morta, hanno riferito le autorità sanitarie nazionali. Chiarendo che “non è stato determinato, al momento, che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue”. La premier Mette Frederiksen ha comunque spiegato che bisogna “fare ulteriori ricerche su questo punto”. La sospensione dell’uso di AstraZeneca è programmata per due settimane. Il 22 marzo si farà una nuova valutazione.
“È con rammarico che riceviamo questa notizia ed è troppo presto per dire cosa significherà per la nostra tabella di marcia sulle vaccinazioni“, ha spiegato la premier. Tanto che la fine del programma di vaccinazione slitta alla metà di agosto, rispetto all’inizio di luglio, come da previsioni iniziali. La Danimarca ha somministrato più di 142mila vaccinazioni con AstraZeneca, pari a circa un quarto della popolazione che ha già ricevuto la prima dose.
“Siamo nel mezzo del più grande e importante lancio di vaccinazioni nella storia danese e abbiamo bisogno di tutti i vaccini su cui possiamo mettere le mani, quindi non è una decisione facile metterli in pausa”, ha detto Soeren Brostroem, responsabile dell’autorità sanitaria. “Dobbiamo chiarire, prima di continuare a utilizzare il vaccino AstraZeneca“, ha aggiunto. Il ministro della Sanità danese Magnus Heunicke ha comunque precisato, su twitter, che non è ancora chiaro se i problemi nelle coagulazione e nella circolazione del sangue siano o meno legati al vaccino. La decisione “segue le notizie di gravi casi di coaguli di sangue in persone vaccinate con il vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca“, ha spiegato in un comunicato l’Autorità sanitaria danese, aggiungendo comunque che “al momento non è stato determinato che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue”. Dopo la decisione di Copenhagen, anche Norvegia e Islanda hanno sospeso per precauzione e fino a nuovo avviso l’uso del vaccino AstraZeneca.
Il caso austriaco – Domenica scorsa l’ufficio federale austriaco per la sicurezza sanitaria ha reso noto di avere sospeso la somministrazione di un lotto di vaccini AstraZeneca (il numero ABV5300) in seguito al decesso di una donna ed il ricovero di un’altra per un’embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino. L’Ema, però, sulla base di un’indagine preliminare, ha chiarito ieri che non è stato il farmaco anti Covid a determinare la morte dell’infermiera. “Al momento non ci sono indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste condizioni, che non sono elencate come effetti collaterali di questo vaccino”, ha detto in un comunicato l’Agenzia europea del farmaco, riferendosi anche al caso dell’altra infermiera ricoverata in ospedale dopo la vaccinazione.
Ema: “Non ci sono rischi maggiori di coaguli per i vaccinati” – L’Agenzia europea del farmaco ha riferito che “le informazioni disponibili finora indicano che il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore a quello osservato nel resto della popolazione. Al 10 marzo 2021, sono stati segnalati 30 casi di eventi tromboembolici tra quasi 5 milioni di persone vaccinate con il vaccino AstraZeneca nello Spazio economico europeo”, aggiungendo che si può continuare a utilizzare il vaccino anti-Covid in attesa delle indagini sui coaguli di sangue e che il Comitato per la sicurezza sta esaminando tutti i casi segnalati. “Attualmente non ci sono indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste patologie, che non sono elencate come effetti collaterali con questo vaccino. La posizione del comitato per la sicurezza dell’Ema (PRAC) è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato mentre sono in corso le indagini sui casi di eventi tromboembolici”. Per parte sua l’azienda anglo-svedese ha rilasciato una breve nota in cui ha dichiarato che “la sicurezza del vaccino” contro Covid-19 “è stata ampiamente studiata nei trial clinici di fase 3 e i dati sottoposti a peer-review confermano che il vaccino è generalmente ben tollerato”.
Anche il Regno Unito, a seguito di quanto deciso dalla Danimarca e dagli altri Paesi, è intervenuto attraverso un un portavoce di Downing Street, spiegando che il vaccino anti Covid in questione è “sicuro ed efficace” secondo i dati scientifici elaborati in Gran Bretagna, dove sono state finora vaccinate in totale circa 23 milioni di persone utilizzando in misura analoga questo antidoto e quello prodotto da Pfizer. “Siamo stati chiari sul fatto che sia sicuro ed efficace e quando alle persone viene chiesto di prenderlo, dovrebbero farlo con fiducia”, ha detto un portavoce del premier Boris Johnson, sottolineando come non via nessun legame confermato tra l’impiego del vaccino AstraZeneca e casi di trombosi.
Cosa ha deciso la Francia – “Ho investito della questione l’Agenzia nazionale per la sicurezza del farmaco. Secondo loro, non c’è motivo di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca – lo ha detto il ministro della Salute francese, Olivier Véran, rispondendo a una domanda dei giornalisti durante la conferenza stampa del giovedì – Secondo l’Agenzia nazionale che segue le raccomandazioni dell’Agenzia europea del farmaco non c’è motivo di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca. Delle inchieste vengono condotte sistematicamente ogni volta che emerge un effetto collaterale grave. Su 5 milioni di europei, 30 persone hanno lamentato disturbi della coagulazione“. “Questo – ha proseguito Véran – non rappresenta un aumento statistico del rischio. Su 5 milioni di europei non vaccinati, ci si può aspettare che anche 30 di loro presentino disturbi della coagulazione. Quello che viene definito il rapporto rischi-benefici vede i benefici superiori ai rischi. Ma indagini sono in corso”. Ad una successiva domanda sullo stesso argomento, Véran ha portato un esempio: “Supponiamo – ha detto il ministro – che tutti i francesi si vaccinino oggi. Domani ci sarebbero comunque quelli che morirebbero di infarto, di ictus, o di trombosi“.
Cosa ha deciso la Germania – Anche la Germania ha deciso di non interrompe la somministrazione del vaccino come ha reso noto il Paul Ehrlich Institut, sottolineando che fino ad ora non vi è alcun indizio che vi sia un collegamento fra il decesso avvenuto in Danimarca e il vaccino. L’istituto inoltre sottolinea che dopo una prima verifica l’Ema “ha mantenuto la sua valutazione positiva del vaccino autorizzato di AstraZeneca”. In Germania, nei giorni scorsi, è stato annunciato che le dosi AstraZeneca sono consigliate anche per gli ultrasessantacinquenni.
Cosa ha deciso la Spagna – La Commissione di Salute Pubblica della Spagna ha rinviato la decisione, attualmente in fase di discussione, sulla possibile estensione della somministrazione del vaccino anti-covid di AstraZeneca anche a persone di oltre 55 anni. Lo ha anticipato la radio Cadena Ser e lo confermano altri media spagnoli. Le autorità sanitarie spagnole hanno deciso di aspettare il responso dell’Agenzia europea dei medicinali Ema riguardo alla revisione.
Mondo
Danimarca sospende vaccino AstraZeneca: “Problemi di coagulazione del sangue”. Stessa decisione per Islanda e Norvegia. Francia e Germania proseguono
Lo stop in Danimarca è stato deciso per 14 giorni anche in seguito a una "morte sospetta". Non è chiaro se i problemi rilevati siano o meno legati al farmaco. In Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia sospesa la somministrazione dell'antidoto della ditta anglo-svedese provenienti dal lotto ABV5300, che non è stato distribuito in Italia. Ema: "Non ci sono rischi maggiori di coaguli per i vaccinati"
Danimarca, Islanda e Norvegia hanno deciso di sospendere in via cautelare la somministrazione dei vaccini AstraZeneca – Copenhagen per 14 giorni, gli altri due Paesi “fino a nuovo avviso” – dopo che nel primo Paese si è verificata “una morte sospetta” e sono stati rilevati problemi nella coagulazione e nella circolazione del sangue di alcuni pazienti che avevano ricevuto dosi dal lotto Abv5300. Lo stesso che è legato in Austria al caso di una donna deceduta e di un’altra ricoverata per un’embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino, motivo per cui Vienna insieme a Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia hanno deciso di sospendere le inoculazioni dei farmaci provenienti dal lotto Abv5300 – non distribuito in Italia – prodotto dall’azienda anglo-svedese. All’interno di ogni lotto di AstraZeneca sono contenute circa 500mila dosi. Francia e Germania hanno invece deciso di non interrompere le somministrazioni. Sono 30 i casi di trombosi su 5 milioni di somministrazioni.
Telefonata Draghi-Von der Leyen – Sul caso della sospensione dei vaccini, Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con Ursula Von der Leyen dal quale – riferiscono fonti di Palazzo Chigi – è emerso che non c’è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione di Astrazeneca. La presidente della Commissione europea ha inoltre “comunicato che l’Ema ha avviato una ulteriore review accelerata” sul farmaco.
Cosa succede in Italia – Anche in Sicilia si è verificato il decesso di due agenti delle forze dell’ordine pochi giorni dopo avere ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. In entrambi i casi le dosi – come si legge sul quotidiano livesicilia.it – provenivano dallo stesso lotto (ABV2856) che però non è quello legato ai casi austriaci, perché il lotto ABV5300 non è stato distribuito in Italia. Su entrambi i casi è stato aperto un fascicolo di indagine. Al momento non c’è nessuna evidenza di correlazione tra la morte e l’inoculazione del farmaco. Oltre a Danimarca, Austria, Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia, gli altri Paesi che hanno ricevuto vaccini dal lotto numero ABV5300 sono Bulgaria, Cipro, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Svezia.
Perché la Danimarca ha sospeso AstraZeneca – Copenhagen ha deciso di sospendere in via precauzionale per 14 giorni l’uso del vaccino anti Covid di AstraZeneca a seguito di “segnalazioni di gravi casi di coaguli nel sangue tra le persone vaccinate”, una delle quali è morta, hanno riferito le autorità sanitarie nazionali. Chiarendo che “non è stato determinato, al momento, che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue”. La premier Mette Frederiksen ha comunque spiegato che bisogna “fare ulteriori ricerche su questo punto”. La sospensione dell’uso di AstraZeneca è programmata per due settimane. Il 22 marzo si farà una nuova valutazione.
“È con rammarico che riceviamo questa notizia ed è troppo presto per dire cosa significherà per la nostra tabella di marcia sulle vaccinazioni“, ha spiegato la premier. Tanto che la fine del programma di vaccinazione slitta alla metà di agosto, rispetto all’inizio di luglio, come da previsioni iniziali. La Danimarca ha somministrato più di 142mila vaccinazioni con AstraZeneca, pari a circa un quarto della popolazione che ha già ricevuto la prima dose.
“Siamo nel mezzo del più grande e importante lancio di vaccinazioni nella storia danese e abbiamo bisogno di tutti i vaccini su cui possiamo mettere le mani, quindi non è una decisione facile metterli in pausa”, ha detto Soeren Brostroem, responsabile dell’autorità sanitaria. “Dobbiamo chiarire, prima di continuare a utilizzare il vaccino AstraZeneca“, ha aggiunto. Il ministro della Sanità danese Magnus Heunicke ha comunque precisato, su twitter, che non è ancora chiaro se i problemi nelle coagulazione e nella circolazione del sangue siano o meno legati al vaccino. La decisione “segue le notizie di gravi casi di coaguli di sangue in persone vaccinate con il vaccino anti Covid-19 di AstraZeneca“, ha spiegato in un comunicato l’Autorità sanitaria danese, aggiungendo comunque che “al momento non è stato determinato che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue”. Dopo la decisione di Copenhagen, anche Norvegia e Islanda hanno sospeso per precauzione e fino a nuovo avviso l’uso del vaccino AstraZeneca.
Il caso austriaco – Domenica scorsa l’ufficio federale austriaco per la sicurezza sanitaria ha reso noto di avere sospeso la somministrazione di un lotto di vaccini AstraZeneca (il numero ABV5300) in seguito al decesso di una donna ed il ricovero di un’altra per un’embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino. L’Ema, però, sulla base di un’indagine preliminare, ha chiarito ieri che non è stato il farmaco anti Covid a determinare la morte dell’infermiera. “Al momento non ci sono indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste condizioni, che non sono elencate come effetti collaterali di questo vaccino”, ha detto in un comunicato l’Agenzia europea del farmaco, riferendosi anche al caso dell’altra infermiera ricoverata in ospedale dopo la vaccinazione.
Ema: “Non ci sono rischi maggiori di coaguli per i vaccinati” – L’Agenzia europea del farmaco ha riferito che “le informazioni disponibili finora indicano che il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore a quello osservato nel resto della popolazione. Al 10 marzo 2021, sono stati segnalati 30 casi di eventi tromboembolici tra quasi 5 milioni di persone vaccinate con il vaccino AstraZeneca nello Spazio economico europeo”, aggiungendo che si può continuare a utilizzare il vaccino anti-Covid in attesa delle indagini sui coaguli di sangue e che il Comitato per la sicurezza sta esaminando tutti i casi segnalati. “Attualmente non ci sono indicazioni che la vaccinazione abbia causato queste patologie, che non sono elencate come effetti collaterali con questo vaccino. La posizione del comitato per la sicurezza dell’Ema (PRAC) è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato mentre sono in corso le indagini sui casi di eventi tromboembolici”. Per parte sua l’azienda anglo-svedese ha rilasciato una breve nota in cui ha dichiarato che “la sicurezza del vaccino” contro Covid-19 “è stata ampiamente studiata nei trial clinici di fase 3 e i dati sottoposti a peer-review confermano che il vaccino è generalmente ben tollerato”.
Anche il Regno Unito, a seguito di quanto deciso dalla Danimarca e dagli altri Paesi, è intervenuto attraverso un un portavoce di Downing Street, spiegando che il vaccino anti Covid in questione è “sicuro ed efficace” secondo i dati scientifici elaborati in Gran Bretagna, dove sono state finora vaccinate in totale circa 23 milioni di persone utilizzando in misura analoga questo antidoto e quello prodotto da Pfizer. “Siamo stati chiari sul fatto che sia sicuro ed efficace e quando alle persone viene chiesto di prenderlo, dovrebbero farlo con fiducia”, ha detto un portavoce del premier Boris Johnson, sottolineando come non via nessun legame confermato tra l’impiego del vaccino AstraZeneca e casi di trombosi.
Cosa ha deciso la Francia – “Ho investito della questione l’Agenzia nazionale per la sicurezza del farmaco. Secondo loro, non c’è motivo di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca – lo ha detto il ministro della Salute francese, Olivier Véran, rispondendo a una domanda dei giornalisti durante la conferenza stampa del giovedì – Secondo l’Agenzia nazionale che segue le raccomandazioni dell’Agenzia europea del farmaco non c’è motivo di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca. Delle inchieste vengono condotte sistematicamente ogni volta che emerge un effetto collaterale grave. Su 5 milioni di europei, 30 persone hanno lamentato disturbi della coagulazione“. “Questo – ha proseguito Véran – non rappresenta un aumento statistico del rischio. Su 5 milioni di europei non vaccinati, ci si può aspettare che anche 30 di loro presentino disturbi della coagulazione. Quello che viene definito il rapporto rischi-benefici vede i benefici superiori ai rischi. Ma indagini sono in corso”. Ad una successiva domanda sullo stesso argomento, Véran ha portato un esempio: “Supponiamo – ha detto il ministro – che tutti i francesi si vaccinino oggi. Domani ci sarebbero comunque quelli che morirebbero di infarto, di ictus, o di trombosi“.
Cosa ha deciso la Germania – Anche la Germania ha deciso di non interrompe la somministrazione del vaccino come ha reso noto il Paul Ehrlich Institut, sottolineando che fino ad ora non vi è alcun indizio che vi sia un collegamento fra il decesso avvenuto in Danimarca e il vaccino. L’istituto inoltre sottolinea che dopo una prima verifica l’Ema “ha mantenuto la sua valutazione positiva del vaccino autorizzato di AstraZeneca”. In Germania, nei giorni scorsi, è stato annunciato che le dosi AstraZeneca sono consigliate anche per gli ultrasessantacinquenni.
Cosa ha deciso la Spagna – La Commissione di Salute Pubblica della Spagna ha rinviato la decisione, attualmente in fase di discussione, sulla possibile estensione della somministrazione del vaccino anti-covid di AstraZeneca anche a persone di oltre 55 anni. Lo ha anticipato la radio Cadena Ser e lo confermano altri media spagnoli. Le autorità sanitarie spagnole hanno deciso di aspettare il responso dell’Agenzia europea dei medicinali Ema riguardo alla revisione.
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Washington, 25 feb. (Adnkronos) - "Questa decisione lacera l'indipendenza di una stampa libera negli Stati Uniti". Lo ha detto il presidente della White House Correspondents' Association Eugene Daniels, criticando l'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver affermato che d'ora in poi sarà lei stessa a decidere quali giornalisti potranno seguire gli eventi della Casa Bianca. "In un paese libero, i leader non devono scegliere le testate" da accreditare, ha aggiunto.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato durante il briefing di oggi che l'amministrazione determinerà quali organi di stampa faranno parte del pool stampa della Casa Bianca. Attualmente la White House Correspondents Association aiuta a coordinare la copertura del pool.
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Solo lo scorso dicembre la procura di Milano ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei rappresentanti legali della società di diritto irlandese Meta, titolare dei social Facebook e Instagram. L'inchiesta - ancora aperta - ipotizza per il colosso l'omessa dichiarazione e mancato pagamento - tra il 2015 e il 2021 - dell'Iva per un totale di oltre 877 milioni di euro.
Washington, 25 feb. (Adnkronos) - La Casa Bianca attribuisce il grosso livido sulla mano destra di Donald Trump, che era visibile durante l'incontro di ieri con il presidente francese Emmanuel Macron, alle strette di mano del presidente americano.
"Il presidente Trump è un uomo del popolo", ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, aggiungendo: "Il suo impegno è incrollabile e lo dimostra ogni singolo giorno. Il presidente Trump ha lividi sulla mano perché lavora costantemente e stringe mani tutto il giorno, tutti i giorni".
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - Sono due i momenti della replica di Daniela Santanchè sottolineati dalle opposizioni, che oggi hanno votato compatte la mozione di sfiducia alla ministra del Turismo. Il primo quello sull''intemerata' del tacco 12 e il glamour, della sinistra che odia la ricchezza. Un tentativo di 'buttarla in caciara' e uscire dal merito, grave, della vicenda, dicono le opposizioni. L'altro passaggio è meno di colore e più inquietante, sostengono, ed è quando la ministra ha detto che alla prossima udienza valuterà le dimissioni "ma lo farò da sola - ha scandito- con me stessa, senza nessuna costrizione e forzatura". Una sottolineatura che, secondo le opposizioni, è un chiaro messaggio a Giorgia Meloni. E fa crescere l'interrogativo: perché la premier Meloni si fa trattare in questo modo? E' la domanda dei parlamentari di minoranza in Transatlantico.
Giuseppe Conte intervenendo in aula nelle dichiarazioni di voto ha dato una sua versione: "Ci sono solo due plausibili spiegazioni. La prima è che lei, Santanchè, ricatta Meloni. Può darsi che all'opposizione abbiate condiviso segreti che oggi mettono in imbarazzo la presidente del Consiglio e allora comprenderemmo perché ogni giorno Meloni dice che non è ricattabile... La seconda è che Fdi dopo aver avuto come motto 'legge e ordine', oggi che siete al potere si sentite casta intoccabile. Il caso Delmastro è l'esempio di questa vostra convinzione di essere al di sopra della legge".
Anche Elly Schlein si rivolge alla premier Meloni: "Cosa le impedisce di far dimettere Santanchè? Come è possibile accettare in silenzio, dopo che Santanchè ha detto che del pressing di Fdi se ne frega, che lei e solo lei decide se dimettersi come se non esistesse una presidente del Consiglio?". E insiste: "Meloni è stata campionessa mondiale di richieste di dimissioni e oggi ha disertato quest'aula, come fa non vergognarsi della sua incoerenza, come fa a non rendersi conto di quanto sia vigliacco il suo atteggiamento di continua fuga da quest'aula e dalla realtà? Dove si è nascosta la premier? Forse sta registrando un altro video, un contributo da inviare a una convention fra motoseghe e saluti nazisti?".
Conte ribatte anche al passaggio 'tacco 12' della ministra: "Lei ha detto che odiamo la ricchezza, ma non dica baggianate, siete voi che avete fatto la guerra ai poveri, che odiate i poveri. Noi odiamo o meglio ancora contrastiamo, la disonestà". Una questione, quella dei tacchi e delle borsette, che fa sbottare Schlein: "Lei viene qui a difendere le borsette, chi difende gli italiani dalla bollette? Noi non siamo qui per fare un processo ma per porre una gigantesca questione di opportunità politica: davanti ad accuse così gravi, per non ledere le istituzioni, avrebbe dovuto dimettersi".
La segretaria del Pd si rivolge quindi alla maggioranza: "Speriamo in un sussulto della maggioranza e dei singoli parlamentari. Se oggi salvate Santanchè dimostrate che a voi interessa difendere i vostri più che difendere l'onore delle istituzioni. Questa non è difesa nazionale, è difesa tribale". Per Elisabetta Piccolotti che interviene a nome di Avs, "il problema non è la ricchezza della ministra, il problema è che quando si è ricchi e non si pagano" gli stipendi ai lavoratori e si umiliano "le persone più povere".
Anche Iv, Più Europa e Azione che non avevano sottoscritto la mozione di sfiducia, hanno comunque dichiarato il voto a favore in aula. "Noi sappiamo che la mozione di sfiducia non sarà approvata, ma chiunque si è accorto che la ministra Santanchè non è sfiduciata da coloro che hanno presentato questa mozione ma dalla sua stessa maggioranza, dalla premier Meloni", dice Davide Faraone di Iv. Per Azione Antonio D'Alessio spiega: "Le mozioni di sfiducia non ci piacciono" e "la ministra non è colpevole fino a prova contraria" ma "è il quadro complessivo che finisce con il restituirci una politica rispetto alla quale scivolano via situazioni che non consentono una azione della ministra libera di condizionamenti". Linea simile a Riccardo Magi di Più Europa: "Per noi Santanché dovrebbe dimettersi" non per le questioni giudiziarie, ma "perché ha inanellato una serie di fallimenti da ministro". Intanto in serata l'aula ha respinto la sfiducia con 206 voti.
Londra, 25 feb. (Adnkronos/Afp) - Il primo ministro britannico Keir Starmer ha confermato che ospiterà colloqui sull'Ucraina con gli alleati nel fine settimana, dopo essere tornato dall'incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. "Ospiterò diversi paesi questo fine settimana per continuare a discutere di come procedere insieme come alleati alla luce della situazione che ci troviamo ad affrontare", ha detto ai giornalisti.