Quasi 37 miliardi di euro all’anno è il valore del danno economico legato agli impatti ambientali e sanitari generati dal consumo di carne in Italia. “Una cifra spaventosa” la definisce il direttore generale di Lav (Lega anti vivisezione), Roberto Bennati, nel suo intervento durante la diretta de ilfattoquotidiano.it moderata dalla nostra Luisiana Gaita e alla quale hanno partecipato anche la giornalista Giulia Innocenzi e l’ingegnere ambientale Guido Scaccabarozzi, ricercatore della società di consulenza Demetra. Nel corso dell’incontro si è parlato del rapporto ‘Il costo nascosto del consumo di carne in Italia’.
Uno studio scientifico indipendente commissionato dalla Lav (Lega anti vivisezione) a Demetra, specializzata in ricerca scientifica sulla sostenibilità. Nella ricerca, ricevuta in anteprima dai nostri utenti Sostenitori (scopri qui come diventarlo) e scaricabile sul sito di Lav i numeri del danno ambientale (17,5 miliardi di euro), generati soprattutto durante il ciclo di vita della carne di bovino (“per consumare il peso di un hamburger ogni giorno” commenta Bennati) e di quello sanitario (oltre 19 miliardi di euro), particolarmente significativi per la carne di maiale.