A Napoli la terza ondata riempie gli ospedali ma svuota i punti dedicati alle donazioni del sangue e il Cardarelli, il più grande del Mezzogiorno, lancia l’allarme chiedendo aiuto ai cittadini. “Più che un invito a donare è una vera e propria richiesta di aiuto che facciamo ai cittadini affinché donino sangue a chi ne ha bisogno – dice il Direttore sanitario del nosocomio Giuseppe Russo – le persone hanno paura ad avvicinarsi all’ospedale e sono calate drasticamente le donazioni, ma i percorsi dedicati a chi dona il sangue – assicura il direttore sanitario – sono assolutamente separati dai reparti con i pazienti Covid”. Un appello rilanciato anche dalla direzione strategica dell’ospedale. “Il timore del contagio – ha detto il direttore generale del Cardarelli Giuseppe Longo – si è frapposto come un freno allo slancio di molti a donare. Purtroppo – spiega Longo – la carenza di sangue è già di per se un problema, al di là della pandemia, siamo però a un punto – prosegue Longo nella nota ufficiale del nosocomio – oltre il quale l’allarme potrebbe diventare un dramma”. Intanto tra mille difficoltà l’Ospedale Cardarelli attraverso l’utilizzo di nuove strutture sta tentando di sopperire anche all’afflusso di pazienti notevolmente aumentato nelle scorse settimane. Solo pochi giorni fa abbiamo mostrato la situazione all’interno del pronto soccorso sovraffollato. “Siamo in una nuova ondata e stiamo gestendo un iperafflusso di pazienti Covid e non Covid — spiega il Direttore sanitario Giuseppe Russo – un problema che stiamo gestendo giorno per giorno attraverso l’aiuto dell’ASL e dell’Università Federico II e attraverso l’utilizzo di strutture che stiamo cercando di implementare per sopperire alle difficoltà”