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Ornella Muti: “In Italia troppa ipocrisia. Lo vedo con la “vulva art” di Naike a sostegno delle donne abusate”

"Le donne non sono quasi mai preparate, pensi di entrare nel mondo del lavoro e poter essere te stessa, affronti un cammino pensando di poterlo fare alla pari degli uomini, ma non ci viene data quest’opportunità. Comunque sei donna, non ti considerano alla pari. Neanche se ti chiami Christine Lagarde", ha detto l'attrice in una lunga intervista al Corriere della Sera

di F. Q.

“All’inizio per me è stato complicato, di mio sono infantile, ingenua, vengo da una famiglia di classica educazione italiana, non ero armata per fare questo mestiere. Le donne non sono quasi mai preparate, pensi di entrare nel mondo del lavoro e poter essere te stessa, affronti un cammino pensando di poterlo fare alla pari degli uomini, ma non ci viene data quest’opportunità. Comunque sei donna, non ti considerano alla pari. Neanche se ti chiami Christine Lagarde“: parole di Ornella Muti. L’attrice ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera dove racconta passato e presente. Nonna giovanissima (a 41 anni), oggi di anni ne ha 66 e si prepara a essere sul grande schermo il prossimo Natale con The Christmas Show di Alberto Ferrari, dove interpreta proprio una nonna. Una nonna con idee molto chiare: “(C’è differenza tra uomo e donna, ndr) negli stipendi, per esempio. Ma lo percepisco ogni giorno, non mi sento presa sul serio. E trovo ci sia ancora molta ipocrisia nel nostro paese. L’ho notato dalle reazioni di fronte alle azioni di “Vulva art” di Naike, a sostegno delle donne abusate. Ho fatto anche io dei video con lei, una cosa piuttosto forte: c’è ancora molta strada da fare. Sono stanca di questa finzione, del perbenismo. Peggiorato dai social, che in più spazzano via tutto”. E Ornella, anzi Francesca, racconta la sua vita, la sua carriera e quello che pensa sul futuro. Rimpianti? “Nessuno. Sono fatalista. Sono stato molto in America, non ci sono rimasta. Non ho lottato. Sono rimasta incinta, ho preferito seguire la mia vita, non la carriera. Non era il posto per me, lì ho visto l’altra faccia della medaglia, la smania di esistere, la solitudine. Io cercavo altro”.

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