Cronaca

Vaccini e case farmaceutiche, sarò ingenuo ma a me è venuta in mente una cosa banale

In questi giorni sono state divulgate dalla Regione Lombardia le norme per la nuova emergenza da Coronavirus: reparti ricollocati, rianimazioni recuperate da reparti normalmente adibiti ad altro, interventi non urgenti sospesi così come esami e visite.

Ci stiamo preparando ad una nuova ondata.

Forse avremmo potuto fare molto di più in questo anno, oltre a litigare virologi sulle previsioni; politici sempre e solo per i voti; governi dismessi a favore di altri che non sono riusciti ancora a prendere il passo; assessore al Welfare lombardo sostituito ma che non ha fatto nulla di reale, ministro della Salute, precedente ed attuale cioè lo stesso, che in un anno non ha imposto nulla a cominciare dalla certezza di avere finalmente un piano pandemico attuale almeno vista la triste esperienza diretta sul campo con la cifra di 100.000 morti.

Quanti ne avremmo potuti salvare? Ed ad oggi quanti ne potremmo salvare con una organizzazione vaccinale valida che invece lascia molto a desiderare a cominciare proprio dalla Regione Lombardia che ha 1/6 della popolazione italiana?

Questo vaccino s’ha da fare e occorre farlo presto, a tutti e di qualunque tipo approvato. Poi, non dimentichiamo, come abbiamo fatto in questo anno, e non troviamoci più a confrontarci la prossima volta, dovesse malauguratamente arrivare, con rianimazioni mancanti nel privato accreditato e medicina del territorio molto lontana dai cittadini. Non dimentichiamo come hanno fatto i politici, qualunque politico in questo anno. Bisogna riorganizzare e controllare per ritornare ad avere un servizio sanitario nazionale valido ed efficiente.

Ora sarò ingenuo, direte, ma a me è venuta in mente una cosa banale. Ma voci alte, mi domando, come il presidente americano, quello tedesco, russo o chiunque abbia non solo potere politico ma anche economico avrebbe dovuto parlare ed imporre alle aziende farmaceutiche di produrre in modo gratuito in tutto il mondo e senza ritardi il vaccino ed inocularlo in modo più veloce possibile, magari producendo solo il migliore, nel tempo minore.

Le aziende farmaceutiche avrebbero avuto il modo di dimostrare al mondo che il loro intento era studiare e produrre per il bene dei cittadini. Hanno studiato e prodotto un vaccino realmente utile? Lo mettano a disposizione in modo univoco, senza lottare per il primato, in questo periodo difficile per l’umanità. Sono certo non avrebbero un tracollo finanziario e salverebbero sicuramente molte vite umane che, vivendo, prima o poi, si ammalerebbero ed avrebbero bisogno di medicine che altrimenti non venderebbero. Sono certo che donazioni spontanee delle nazioni e dei ricconi della terra non mancherebbero. Se si vuole si può, il problema è volerlo.

Sono contento di non sentirmi più così tanto ingenuo e di non sentirmi solo nella richiesta.