Nell'ultimo sabato prima del passaggio di diverse Regioni in zona rossa - dove scatterà la chiusura dei negozi e dei parrucchieri - si moltiplicano le segnalazioni di assembramenti in centri storici, piazze e luoghi di ritrovo. Confesercenti: "Nei saloni di bellezza le richieste di appuntamenti sono raddoppiate rispetto ai 'normali' fine settimana dell’ultimo anno"
Fontana di Trevi e via del Corso chiuse ai pedoni nella Capitale, mercati e parchi affollati a Torino, controlli delle forze dell’ordine nei luoghi della movida a Milano. Nell’ultimo sabato prima della stretta anti-coronavirus del governo che entrerà in vigore da lunedì – con 11 Regioni in zona rossa e tutte le altre in arancione (eccetto la Sardegna, ancora bianca) – si moltiplicano le segnalazioni di assembramenti in tutta Italia. Complice anche il bel tempo e il clima primaverile, in tanti ne hanno approfittato per fare acquisti o pranzare fuori. C’è anche chi, come segnala Confesercenti, ha preso d’assalto i parrucchieri facendo registrare diversi sold-out, soprattutto nelle Regioni che si apprestano a passare nel regime di restrizioni più duro (dove parrucchieri e centri estetici saranno chiusi, proprio come accadde durante la prima ondata). Ecco la situazione nelle principali città italiane.
Roma – La Regione Lazio è tra quelle destinate a passare in zona rossa a partire da lunedì. Gli agenti della polizia locale del I Gruppo Trevi hanno chiuso l’area di Fontana di Trevi a causa della presenza di un gran numero di persone. Disposta anche la chiusura al traffico pedonale di via del Corso, da largo Goldoni a Largo Chigi, come più volte è avvenuto negli scorsi weekend in modo tale da permettere il defluire della folla. Sono stati fatti diversi interventi sul litorale di Ostia, in particolare nella zona del Pontile, piazzale dei Ravennati e piazza Anco Marzio. Le associazioni di categoria fanno sapere inoltre che è stato registrato il tutto esaurito in diversi ristoranti della Capitale. “Noi siamo già chiusi in tante parti di Italia – spiega all’Ansa il direttore della Fipe Confcommercio nazionale Roberto Calugi -. Laddove siamo ancora aperti, dal Lazio alla Sicilia, c’è di sicuro una spinta all’ultimo giorno per mangiare fuori. “La sensazione è che la gente stia cercando di fare in questi due giorni quello che non potrà più fare in zona rossa. Si rischia si facciano più danni così…”, commenta il presidente della Fiepet Confesercenti Roma Claudio Pica, confermando l’aumento delle prenotazioni per il weekend.
Torino – Situazione simile anche in Piemonte, dove c’è stato un clima da primavera inoltrata. A Torino sono stati segnalati assembramenti nei parchi cittadini, ma anche nel centro storico e nei mercati rionali. Nel penultimo giorno in fascia arancione, Via Roma e via Garibaldi, nel cuore della città, erano piene di gente, in particolare davanti ai negozi di abbigliamento che da lunedì saranno chiusi. In molti anche in coda agli hotspot dei tamponi rapidi allestiti in gazebo davanti alle farmacie di piazza San Carlo e via Roma.
Milano – Nel pomeriggio migliaia di milanesi si sono riversati in centro per fare shopping nei negozi che da lunedì dovranno riabbassare le serrande. Tante persone hanno scelto di passeggiare e fare le ultime compere in corso Vittorio Emanuele e in piazza Duomo, oltre che in via Torino. Molti, soprattutto giovani, si sono invece ritrovati alla Darsena per l’aperitivo da asporto. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine per evitare che si raduni una folla come è accaduto durante gli scorsi weekend. Le persone passeggiano sorseggiando i drink oppure si siedono in gruppi sulle gradinate che danno sullo specchio d’acqua. Proprio qui venerdì sera cinque macchine della Polizia Locale sono intervenute intorno alle 20 per disperdere duecento ragazzi, divisi in vari gruppi, che stavano consumando cibo d’asporto lungo la Darsena. Un altro intervento è stato effettuato in zona Brera – Fiori chiari intorno alle 21.30 per allontanare un centinaio di ragazzi che stavano consumando bevande in strada. Entrambi gli interventi sono avvenuti senza tensioni. Nella giornata di ieri i controlli dell’Unità Annonaria della Polizia locale di Milano hanno portato alla sospensione dell’attività per due ristoranti che stavano effettuando servizio al tavolo per alcuni clienti.
I dati di Confesercenti sui parrucchieri – Per quanto riguarda i parrucchieri, il presidente della divisione immagine e benessere di Confesercenti, Sebastiano Liso, spiega che “le richieste di appuntamenti sono raddoppiate rispetto ai ‘normali’ fine settimana dell’ultimo anno, e per accontentare tutte le clienti avrei bisogno del 30% in più di personale”. Liso, che gestisce una catena di negozi a Milano, annuncia inoltre che “molti colleghi hanno pensato a un’apertura straordinaria domani”. Ma non tutti sono riusciti a organizzarsi perché “solo ieri abbiamo avuto la certezza che le attività sarebbero state chiuse a partire dal lunedì. La chiusura è giusta, solo che si poteva dirlo con un po’ di anticipo, in modo da potersi organizzare”.