Lo sapevate che sul Web anche i messaggi possono avere un valore economico? Il fondatore di Twitter ad esempio sta per vendere il primo tweet della storia a oltre 2 milioni di dollari, da devolvere poi in beneficienza.
A quanto pare Jack Dorsey, amministratore delegato e fondatore di Twitter, ha deciso di vendere il suo primo tweet e l’intera cifra raccolta sarà devoluta in beneficienza, nello specifico al fondo Africa Response di Give Directly. Al momento, l’offerta più alta, pari a 2,5 milioni di dollari, è di Sina Estavi, CEO di Bridge Oracle e CryptoLand, ma l’asta terminerà il prossimo 21 marzo, quindi mancano ancora 11 giorni alla sua conclusione. Si tratta di un’operazione simile a quella di un paio di settimane fa, che ha visto la messa in vendita di una GIF assai famosa alla bellezza di 470mila euro.
Il principio alla base della vendita di questo tipo di “beni” digitali è il cosiddetto “Non Fungible Token” (NFT), una sequenza cifrata unica che rappresenta una determinata opera e che è in grado, quindi, di determinare l’autenticità dell’opera stessa. La piattaforma scelta da Dorsey per l’iniziativa è Valuables ed il tweet originale risale al 21 marzo del 2006 e riporta solo il testo “just setting up my twttr”.
Come riportato da CNBC, Dorsey è un noto sostenitore delle criptovalute e del BitCoin, tanto che il mese scorso aveva annunciato una collaborazione con il noto Jay-Z per la creazione di un fondo per finanziare lo sviluppo di moneta digitale in Africa e India. Inoltre, Square, la sua società di pagamenti digitali, ha acquistato circa 3.318 BitCoin a fine febbraio, dopo averne comprati 4.709 ad ottobre 2020. Il mondo dei NFT è in espansione, tanto che, appunto, esistono diverse piattaforme dove i creatori di contenuti vendono le loro opere, da messaggi (come in questo caso) a foto e brevi clip, consentendo loro di monetizzare su “oggetti” che, altrimenti, sarebbero considerati gratuiti.