Il decesso al Bufalini di Cesena, dove era ricoverato dal 2 marzo. Tanti i messaggi di cordoglio, da Letta a Salvini. Il presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini: "Un compositore che con grande professionalità ha portato in Italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione"
Raoul Casadei, il re del liscio nato in Romagna, è morto all’ospedale Bufalini di Cesena. Era ricoverato dal 2 marzo a causa del Covid ed è deceduto a seguito di complicanze relative alla malattia. Aveva 83 anni. Oltre a lui, si legge sul sito della Stampa, erano stati contagiati anche gli altri famigliari della ‘dinastia’ romagnola che, scrive il Corriere Romagna, “si trovano in quarantena fiduciaria nel “recinto” di viale Delle Nazioni a Villamarina di Cesenatico“.
Tantissimi i messaggi di cordoglio del mondo della politica, a partire dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “È veramente con grande tristezza che apprendo della scomparsa di Raoul Casadei – ha dichiarato -. Con lui se ne va uno straordinario personaggio, un compositore che con grande professionalità ha portato in Italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione, legato all’allegria e alla voglia di vivere fino a diventare uno dei simboli, un ambasciatore della sua e nostra terra”. Bonaccini ha poi voluto esprimere “il più sincero cordoglio ai suoi familiari, anche a nome dell’intera comunità emiliano-romagnola. Sono certo che il nostro Raoul continuerà a vivere nella sua musica, e noi non dimenticheremo colui che per noi sarà sempre il Re del liscio”.
Cordoglio su Twitter anche da parte di Enrico Letta: “Che tristezza. Il Covid, maledetto, si è portato via un grande romagnolo e un grande italiano. Raoul Casadei, un amico. Eravamo insieme e spensierati la scorsa estate a Cesenatico. Quando sembrava che il peggio fosse alle spalle. Addio Raoul”. Sempre dal sito di microblogging il ricordo di Matteo Salvini che parla di Raoul Casadei come “romagnolo geniale, simbolo di belle tradizioni, di un’Italia pulita. Con la sua arte e la sua musica ha donato allegria a intere generazioni. Una preghiera e un abbraccio ai suoi cari, lo ricorderemo sempre con affetto”.
Il ministro della Cultura Dario Franceschini lo ricorda come “un musicista amato in tutto il mondo che con energia e passione ha fatto ballare intere generazioni portando la tradizione popolare nelle piazze e tra la gente”, mentre il ministro del Lavoro Andrea Orlando dice di lui: “Milioni di persone, hanno ascoltato e ballato le sue canzoni. Amato da un’Italia profonda ed umile, spesso nascosta. Le sagre, le feste di piazza, le fiere anche del borgo più sperduto sono stati i luoghi della sua musica”. Da Forza Italia il messaggio arriva dalla presidente dei senatori Anna Maria Bernini per cui Casadei è “un’icona della nostra generazione, un vero e proprio mito della tradizione e della cultura romagnole. Casadei – aggiunge – vivrà sempre nel cuore di ognuno di noi, con la sua gioia, la sua allegria, la sua musica che ha fatto ballare e innamorare persone di ogni età. Sono vicina ai familiari e agli amici in questo triste momento”.