Attraverso un sistema di intelligenza artificiale sono stati passati al setaccio più di un milione di tweet di persone che si sono sottoposte alla vaccinazione con dosi Pfizer, Moderna ed Astrazeneca. Per informarsi su farmaci e vaccini gli organi di stampa vengono preferiti al web
Reazione allergica, braccio dolorante, febbre e mal di testa. Sono questi gli effetti collaterali più discussi dall’opinione pubblica mondiale che si è sottoposta ai tre maggiori vaccini per il Covid 19: Pfizer-Biontech, Moderna e Astrazeneca. A consegnarci questa analisi è l’Università degli Studi di Udine che attraverso l’intelligenza artificiale ha analizzato da dicembre ad oggi oltre un milione di tweet che permettono un monitoraggio in tempo reale. A sviluppare questo progetto sono quattro studenti (Beatrice Portelli, Simone Scaboro, Edoardo Lenzi, Roberto Tonino) guidati dai ricercatori internazionali, Giuseppe Serra, Enrico Santus, ed Emmanuele Chersoni che hanno sviluppato un portale web che visualizza di cosa parla la folla e quali informazioni vengono condivise.
I sistemi di intelligenza artificiale, appositamente sviluppati, estrapolano e analizzano le informazioni più rilevanti dai post che giornalmente vengono condivisi dagli utenti social. Il sistema è così in grado di identificare la provenienza dei tweet, stilare una classifica degli hashtag più usati, individuare le fonti di notizie più usate dagli utenti per informarsi riguardo i vaccini (articoli più condivisi e i siti web più utilizzati nell’ultima settimana). “In quest’ultime ore – spiega Giuseppe Serra, professore associato e responsabile del progetto – abbiamo visto, attraverso gli hashtag che c’è un grande interesse per il vaccino Spuntnik ma anche per quanto avviene nel nostro Paese. D’altro canto dall’osservazione dei siti web più condivisi troviamo la notizia della Bbc dei giorni scorsi sul vaccino Astrazeneca diretto in Australia ma bloccato in Italia”.
Non mancano le sorprese. La popolazione mondiale preferisce leggere di vaccini sulla stampa internazionale piuttosto che cercare informazioni in Google o su Youtube. Il sito più condiviso in assoluto è quello della Reuters. Ma la ricerca degli studiosi non si ferma qui. La parte più interessante è relativa proprio ai sintomi più twittati. Analizzando il monitoraggio per vaccino si scopre che l’effetto collaterale più discusso immettendo il filtro “Pfizer” è: braccio dolorante, reazione allergica, paralisi facciale. Se il filtro è “Astrazenca” emergono le seguenti parole: braccio dolorante, protuberanza, mal di testa. Infine con la chiave “Moderna” escono i seguenti sintomi: braccio dolorante, reazione allergica, stanchezza.
Secondo i ricercatori in questi tre mesi c’è stata da subito una grande preoccupazione per le reazioni allergiche di Pfizer e Astrazeneca. Negli ultimi giorni si parla molto anche degli altri vaccini. “Questo progetto – spiega Gian Luca Foresti, direttore del dipartimento di scienze matematiche, informatiche e fisiche dell’Università di Udine – conferma come le competenze scientifiche e tecnologiche dei nostri studenti, acquisite frequentando i corsi di studio offerti dal Dipartimento, possano essere applicate per lo sviluppo di soluzioni non solo innovative, ma anche di forte impatto sociale.”