La richiesta era stata formulata dalle autorità sanitarie sulla base del principio di precauzione, specificando che al momento non sono stati provati “collegamenti tra il vaccino anti–Covid AstraZeneca e alcuni casi che si sono verificati” di coaguli nel sangue. E ora il governo di Dublino ha dato seguito alla richiesta, sospendendo “temporaneamente” e, appunto, “in via precauzionale” l’utilizzo del farmaco “sulla base di nuove informazioni dalla Norvegia emerse la scorsa notte”. Il riferimento del ministro irlandese della Salute, Stephen Donnelly è ai nuovi dati sull’antidoto forniti dall’Agenzia per il farmaco norvegese proprio sul rischio di coaguli nel sangue.
“Questa raccomandazione è stata formulata a seguito di un rapporto dell’Agenzia norvegese per i medicinali su quattro nuove segnalazioni di gravi eventi di coagulazione del sangue in persone adulte dopo la vaccinazione con il vaccino per il Covid-19 di AstraZeneca”, ha dichiarato il vice Chief medical officer dell’Irlanda, Ronan Glynn, citato dai media locali. Glynn ha precisato che ancora non è stato appurato “alcun legame” tra il vaccino questi casi. “Tuttavia, agendo in base al principio di precauzione e in attesa di ricevere ulteriori informazioni, il National Immunization Advisory Committee ha raccomandato il rinvio temporaneo del programma di vaccinazione con AstraZeneca in Irlanda“, ha aggiunto. In Irlanda finora sono state vaccinate circa 590mila persone su 4,9 milioni di abitanti, il 20% delle quali con AstraZeneca. Questo vaccino è stato somministrato soprattutto tra gli operatori sanitari dal momento che inizialmente era stato sconsigliato agli over 70.
L’11 marzo Danimarca, Islanda e Norvegia hanno deciso di sospendere in via cautelare la somministrazione del farmaco dopo che nel primo Paese si è verificata “una morte sospetta” e sono stati rilevati problemi nella coagulazione e nella circolazione del sangue di alcuni pazienti che avevano ricevuto dosi dal lotto Abv5300. Lo stesso che è legato in Austria al caso di una donna deceduta e di un’altra ricoverata per un’embolia polmonare dopo la somministrazione di due dosi del vaccino, motivo per cui Vienna insieme a Estonia, Lituania, Lussemburgo e Lettonia hanno deciso di sospendere le inoculazioni dei farmaci provenienti dal lotto Abv5300 – non distribuito in Italia – prodotto dall’azienda anglo-svedese. In Italia poi l’Agenzia italiana del farmaco ha disposto la sospensione del lotto ABV2856.
Francia e Germania hanno invece deciso di non interrompere le somministrazioni. Per quanto riguarda la Spagna, la Commissione di Salute Pubblica ha rinviato la decisione attualmente in fase di discussione sulla possibile estensione della somministrazione di AstraZeneca anche a persone di oltre 55 anni. Le autorità sanitarie spagnole hanno deciso di aspettare il responso dell’Agenzia europea dei medicinali Ema riguardo alla revisione di questo vaccino. All’interno di ogni lotto di AstraZeneca sono contenute circa 500mila dosi. Sono 30 i casi di trombosi su 5 milioni di somministrazioni.